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Esposto su nuova strada a Villa Fabio, l’ordine degli Architetti: “I cittadini sbagliano”

Gli architetti, infatti, possono redigere e firmare il progetto di una strada urbana pubblica perché "le opere di urbanizzazione primaria rientrano nell’ampia accezione di opere civili", spiega il presidente D’Alonzo

In merito all'esposto presentato dai residenti contro la nuova strada a Villa Fabio, l’ordine degli Architetti interviene per evidenziare che “i cittadini sbagliano”. Gli architetti, infatti, possono redigere e firmare il progetto di una strada urbana pubblica perché "le opere di urbanizzazione primaria rientrano nell’ampia accezione di opere civili, e quindi tra le attività professionali che possono essere svolte anche da un architetto", come ricorda il presidente dell’ordine degli Architetti di Pescara, Angelo D’Alonzo.

“Alcuni residenti si oppongono - commenta D'Alonzo - facendo riferimento ad un intervento del Tar del Lazio sull’esclusiva competenza degli ingegneri nella realizzazione di opere di urbanizzazione primarie e quindi anche di strade. Come Ordine evidenziamo che, con ordinanza 4133/2020, il Consiglio di Stato ha sospeso la citata sentenza del Tar Lazio-Latina 170/2020 facendo propria un'ampia e consolidata giurisprudenza”.

Giurisprudenza che, appunto, sancisce la possibilità per gli architetti di redigere e firmare il progetto di una strada urbana. Il progetto in questione riguarda la nuova rotatoria e la relativa strada, parallela a via del Circuito, per un costo totale di 500mila euro.

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