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Maturità 2022, Proterra: "Accolgo favorevolmente la decisione, ma con perplessità"

Il consigliere tutor della consulta provinciale degli studenti di Pescara esprime la sua posizione sulle notizie riguardanti gli esami di maturità 2022, che prevedono un ritorno delle prove scritte

Federico Proterra, consigliere tutor della consulta provinciale degli studenti di Pescara, esprime la sua posizione sulle ultime notizie riguardanti gli esami di maturità 2022. Secondo le indiscrezioni, infatit, quest'anno torneranno gli scritti, che consisteranno nel tema di italiano e in una seconda prova. Proterra accoglie tutto ciò “favorevolmente ma con qualche riserva”, ricordando che "il coordinamento regionale delle consulte provinciali studentesche (CoR Abruzzo) ha proposto di ritornare sostanzialmente alla modalità d’esame dello scorso anno, idea accolta dagli altri coordinamenti regionali. Di questa proposta di grande responsabilità è fondamentale fare nome e cognome dei meritevoli, quindi il presidente del CoR Riccardo Bascelli, il vicepresidente Simone Verna, la segretaria Giulia D’amore e la consigliera del CoR Benedetta Mastrovecchio".

Poi Proterra spiega: "Ho molte perplessità sul ritorno agli scritti. Comprendo la volontà di ritornare alla normalità, ma va preso in considerazione che i maturandi, di quest'anno e dell’anno prossimo, hanno svolto un triennio molto difficile. La Dad è una risorsa importante ma si è dimostrato che ha evidenziato maggiormente le problematiche storiche. Auspico in un ripensamento generale da parte del ministero per il bene di tutti gli studenti. L’esame deve tenere conto del percorso scolastico, gravato dalla pandemia, effettuato dagli studenti e dalle studentesse".

In ultimo, Proterra esprime “piena fiducia nelle consulte abruzzesi, soprattutto alla luce del gran lavoro svolto sul fronte maturità. Si è dimostrato che le nuove generazioni vogliono essere protagoniste e aiutare la classe politica a raggiungere il benessere dei cittadini”. Vanno ricordate, a tale proposito, le parole che lo scorso anno Proterra disse, sempre riguardo alla maturità: “Solo con un esame gli studenti possono realmente chiedersi "cosa voglio fare da grande?", perché, al di là delle conoscenze, si esaminano i propri caratteri e ambizioni. Per questo io spero che nei tavoli in cui verranno prese le decisioni sull’esame siedano i rappresentanti delle consulte di tutta Italia per dare voce alle vere necessità degli studenti”.

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