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A Pianella 36 milioni di euro per un ecosistema dell’innovazione con un progetto del Pnrr

La notizia dell’ammissione del progetto alla fase 2 della selezione è arrivata con la pubblicazione del decreto da parte dell’Agenzia per la coesione

Trentasei milioni di euro per un ecosistema dell’innovazione a Pianella grazie a un progetto che rientra nel Pnrr (piano nazionale ripresa resilienza).
Come fanno sapere dall'amministrazione comunale, si tratta di un lavoro complesso che ha visto l’amministrazione comunale interagire con il capofila, il dipartimento di Architettura dell’università "G. d’Annunzio" di Pescara.

C'è stata anche la partecipazione di partner privati da tutta Italia come Tua Spa, Siscom Spa, Testuggine Consulting Srl, Rustichella D’Abruzzo Spa.

Lo scopo era quello di portare all’attenzione dell’Agenzia per la Coesione, nell’ambito di una manifestazione di interesse indetta dalla stessa per “interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione di siti per la creazione di ecosistemi per l’innovazione”, un ambizioso quanto innovativo progetto. «L’idea progettuale, spiega il sindaco Sandro Marinelli, è quella di trasformare un’area sita in un contesto urbano marginalizzato, quale quella dell’ex salumificio “Di Leonardo”, in un centro di ricerca e formazione altamente qualificato con un budget stimato in 36 milioni di euro. Grazie alla stretta collaborazione tra la facoltà di architettura, guidata da Lorenzo Pignatti, con il coordinamento dei docenti Fusero e Varagnoli e lo staff dell’area gestione del territorio del Comune di Pianella, guidato dall’architetto Domenico Fineo, è stato possibile elaborare un’idea architettonica in grado di trasformare le numerose criticità rappresentate da un sito industriale ormai in abbandono da anni in una opportunità infrastrutturale che ambisce all’ecosostenibilità totale tramite il recupero integrale dei materiali da demolizione riciclabili, all’autosufficienza energetica, all’armonizzazione di materiali e forme con l’ambiente circostanze. La presenza dei partner privati altamente qualificati ha permesso inoltre di strutturare il progetto come una vera e propria eccellenza europea nell’ambito della ricerca e della formazione di alto livello mediante la strutturazione di tre asset principali in linea con le programmazioni nazionali e regionali del Pnrr: la ricerca e la formazione di alto livello in ambito di mobilità sostenibile, di digitalizzazione della P.A., di processi innovativi per l’industria 4.0».

Poi il primo cittadino conclude: «Ora si apre l’ulteriore fase di avanzamento progettuale che vedrà un intenso lavoro tra tutti i soggetti convolti e per la quale contiamo di avere, come già avvenuto per la fase 1, il prezioso supporto della task force della Regione Abruzzo, nella consapevolezza che la realizzazione di un centro con tali caratteristiche garantirebbe all’intero Abruzzo e non solo una eccellenza in grado di trainare e guidare la formazione e la ricerca, e quindi lo sviluppo sostenibile, per i prossimi decenni».

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