Una campagna della Direzione Marittima per monitorare lo stato del mare in Abruzzo fra lockdown e ripartenza
Il progetto è stato promosso dal Ministro Costa e prevede attività di controllo ed analisi da parte degli uomini della direzione marittima per verificare il miglioramento dell'intero ecosistema marino dovuto al lockdown
Il mare abruzzese e molisano è tornato a vivere e a popolarsi di specie che sembravano ormai sparite, grazie al miglioramento sensibile della qualità delle acque ed all'interruzione di quasi tutte le attività collegate al mare. La direzione marittima dell’Abruzzo, del Molise e delle Isole Tremiti, assieme all'Arta, ha avviato durante i mesi di lockdown un progetto di monitoraggio ambientale per capire l'impatto del lockdown sullo stato del mare per ottenere dati scientifici ed informazioni che potranno essere utili soprattutto nei tratti di mare tutelati ed oggetto di aree protette.
LIBERATE QUATTRO TARTARUGHE A PESCARA
L'iniziativa è stata promossa dal Ministro Costa, considerando il visibile e sensibile miglioramento delle condizioni generali degli habitat naturali, con la ricomparsa di specie in aree prettamente antropiche ma che, grazie all'interruzione delle attività nei porti ed in mare, hanno recuperato uno spazio ormai perduto e ceduto.
Sono stati effettuati campionamenti ed analisi sui parametri chimico fisici delle acque, sia durante il blocco totale che ora con la ripartenza graduale:
Questa campagna di monitoraggio si affianca ad un’altra iniziativa promossa dal ministro dell’Ambiente, su impulso dell’associazione ambientalista Marevivo, a cui la guardia costiera fornirà il proprio contributo operativo
La direzione marittima ha ringraziato il personale Arta di Abruzzo e Molise che, nonostante il periodo difficile, ha garantito una costante e preziosa collaborazione sia sui mezzi della guardia costiera sia nei propri laboratori.