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Duplice evasione dal carcere, il sindacato Uilpa: "Nuovamente a nudo le criticità del sistema"

Per il sindacato della polizia penitenziaria è un fatto sconcertante sia l'evasione che non si faccia nulla di efficace per evitarlo

«Non abbiamo fatto in tempo a esternare la soddisfazione per la brillante operazione del nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria che venerdì scorso è riuscito a catturare un detenuto evaso il primo agosto dall’ospedale di Ostia, che dobbiamo registrare la duplice evasione avvenuta nella casa circondariale di Pescara dove peraltro sembra trattarsi di un déjà vu, atteso che i fuggiaschi pare abbiano nuovamente scavalcato in sequenza la recinzione dei passeggi e il muro di cinta, come altre volte e da ultimo nel luglio scorso».
A dirlo è Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria commentando l’evasione di due detenuti originari della Romania di 23 e 25 anni,

«Già è di per sé sconcertante che da un carcere si possa evadere con tale evidente frequenza, che sembra essere indicativa anche di facilità», prosegue De Fazio, «ma ciò che più disorienta è che non si faccia nulla di efficace per evitarlo. E non ci potremo certo affidare perennemente al Nic, pur nella convinzione che anche questa volta riuscirà a metterci una toppa! Pescara per noi è indicativo delle pesantissime criticità del sistema penitenziario nel suo complesso, fatto di strutture inadeguate, organici ed equipaggiamenti della polizia penitenziaria insufficienti, disorganizzazione operativa e amministrativa e molte altre pecche ancora. L’estate sta finendo, come cantavano i Righeira e con essa scadranno gli alibi del Governo e del ministero della Giustizia, cui dopo la breve pausa estiva chiederemo consequenzialità rispetto agli impegni assunti. Perché, con gli alibi, cesserà anche la nostra comprensione».

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