Morti per Covid, l'85% è non vaccinato o con ciclo incompleto
Sono i dati riportati dall'Ansa Abruzzo sulla base dell'approfondimento condotto dal referente sanitario per le emergenze Albani, che ha illustrato gli esiti dello studio durante l'unità di crisi regionale
L'85% dei morti per Covid registrati in Abruzzo negli ultimi tre mesi è non vaccinato o con ciclo vaccinale incompleto (cioè che ha ricevuto una sola dose o due dosi da oltre cinque mesi), mentre solo il 15% dei decessi ha riguardato pazienti con tre dosi o con due dosi da meno di cinque mesi. Sono i numeri riportati dall'Ansa Abruzzo sulla base dell'approfondimento condotto dal referente sanitario per le emergenze, Alberto Albani, che ha illustrato gli esiti dello studio durante l'unità di crisi regionale che si è tenuta oggi.
"Dall'analisi di questi dati - ha commentato Albani - si evince, in modo evidentissimo ed inoppugnabile, che coloro che si sono sottoposti a ciclo vaccinale completo, con due dosi da meno di cinque mesi o con tre dosi, sono protetti dal rischio di morte in modo di gran lunga superiore ai non vaccinati o ai parzialmente vaccinati. L'auspicio è che questi dati fungano ulteriormente da stimolo a tutti coloro che sono ancora scettici o incerti sui vaccini", ha poi concluso Albani.
In particolare, negli ultimi tre mesi in Abruzzo i decessi sono stati 171: 119 riguardano persone over 74, 35 sono relativi a persone di età compresa tra 65 e 74, 15 nella fascia di età 45-64, due nella fascia 21-44; nessun decesso, infine, è stato registrato tra persone di età compresa tra zero e 20 anni. L'età media dei deceduti è di 79,36 anni.
Del totale dei decessi, 78 casi (che sono pari al 46%) hanno riguardato le persone non vaccinate: un'incidenza molto alta, se andiamo a considerare che i soggetti senza neppure una dose sono una quota assolutamente minoritaria. Altri 4 casi (2%) hanno riguardato invece le persone con una sola dose, 62 (36%) le persone con due dosi da più di cinque mesi, 11 (6%) le persone con due dosi da meno di cinque mesi e 16 (9%) i pazienti con tre dosi.