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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Il vice presidente del Csm, Ermini, in tribunale per un convegno su giustizia e timori dei cittadini

L'evento, promosso dall’associazione 358 e dall’Officina del senatore D’Alfonso, è in programma venerdì pomeriggio (3 giugno) nell'aula Emilio Alessandrini

Giustizia e timori dei cittadini. Questo il tema del convegno in programma venerdì 3 giugno nel tribunale di Pescara al quale parteciperà il vicepresidente del Csm, David Ermini.
L’evento di carattere nazionale è promosso dall’associazione 358 e dall’Officina del senatore Luciano D’Alfonso sul tema della fase delicatissima delle indagini preliminari e degli accertamenti a favore della persona indagata che l’articolo 358 del codice di procedura penale impone ai magistrati inquirenti.

L'appuntamento è alle ore 17 nell'aula "Emilio Alessandrini"e il titolo del convegno è “Le indagini preliminari , le paure di ogni cittadino e la soluzione scritta dell’articolo 358 codice di procedura penale”.

A moderare il dibattito sarà il vicedirettore del Tg1, Francesco Giorgino. Oltre a Ermini, prevista la partecipazione anche dell’avvocato generale della corte di cassazione, Pasquale Fimiani insieme alle figure apicali del distretto di giustizia Abruzzo: il presidente della Corte d’Appello dell’Aquila, Fabrizia Francabandera e il procuratore generale della Corte d’Appello dell’Aquila, Alessandro Mancini. A fare gli onori di casa, il presidente del tribunale Angelo Mariano Bozza. Interverranno inoltre la professoressa di diritto processuale penale dell’università di Teramo, Rosita del Coco, e il presidente nazionale Aiga (Giovani Avvocati), Francesco Paolo Perchinunno.

«Consolidare le consapevolezze per accertare la verità e contenere il verosimile», è il sottotitolo dell’evento che vuole sollevare l’attenzione sul tema della corretta attivazione del procedimento penale che deve tendere all’emersione della verità», sottolinea D'Alfonso. «è in questa lunga fase pre-processuale - osserva D’Alfonso - che in alcuni casi la dignità della persona può sanguinare. E compare la paura che è il contrario della fiducia. Le indagini preliminari servono a stabilire la fondatezza della notizia di reato, attraverso un’istruttoria imparziale che raccolga elementi di prova anche a favore dell’indagato, come dispone a chiare lettere l’art. 358 del codice di procedura penale. Con questa e con molte altre previsioni, l’ordinamento giudiziario stabilisce garanzie per i cittadini che, coma ha detto il Presidente della Repubblica Mattarella nel suo messaggio al Parlamento lo scorso febbraio, “devono poter nutrire fiducia e non diffidenza verso la giustizia e l’Ordine giudiziario. Neppure devono avvertire diffidenza o timore per il rischio di decisioni arbitrarie o imprevedibili”. Garanzie che devono essere puntualmente rispettate in tutte le fasi del procedimento penale e in ogni procedimento penale».

L’evento-dibattito “Le indagini preliminari , le paure di ogni cittadino e la soluzione scritta dell’art. 358 c.p.p.” gode dell’alto patrocinio del Senato e della conferenza delle Regioni e delle Province autonome e si svolge in collaborazione con università di Teramo, università di Suor Orsola Benincasa, Aiga - Associazione Nazionale Giovane Avvocati, ordine dei dottori Commercialisti, Radio Radicale e Fondazione Europa Prossima.

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