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Povertà, Desiderio (Croce Rossa): "Prima della pandemia sostenevamo 90 famiglie, oggi sono 170"

Il presidente del comitato di Pescara: "Aumentano le persone e le famiglie del ceto medio, la nostra attività si è moltiplicata, oggi sosteniamo loro e i profughi ucraini che si sono ricongiunti alle loro famiglie"

Il covid ha praticamente raddoppiato il numero delle persone e le famiglie che, per sostenersi, si appoggiano alla Croce Rossa. A riferire il dato a IlPescara è Gianluca Desiderio, presidente del comitato Cri di Pescara: prima della pandemia era 90 le famiglie cui i volontari consegnavano, due volte a settimana, i pacchi alimentari; oggi sono quasi 170. Famiglie, spesso, che appartengono al ceto medio e che oggi ad arrivare a fine mese non ce la fanno. Un'attività quella della Croce Rossa che si è moltiplicata prima con la pandemia e ora anche con il sostegno che l'associazione garantisce ai profughi ucraini che si sono ricongiunti alle loro famiglie. Avere una nuova e vera sede nella stazione ferroviaria di Porta Nuova servirà dunque, spiega Desiderio, ad ampliare la portata delle attività avendo spazi maggiori per stoccare la merce.

E' stato infatti firmato questa mattina in Comune l’atto di permuta con cui l'amministrazione acquisisce nel suo patrimonio l’area-parcheggio che si trova accanto al museo del Mare, finora di proprietà della Croce Rossa, dando in cambio gli spazi della stazione Porta Nuova dove era stato allestito il baby hub vaccinale: circa 302 i metri quadrati a disposizione. Una sistemazione che, grazie ai nuovi spazi, conclude Desiderio, consentirà di incrementare l'assistenza ai cittadini che ne hanno bisogno, avendo più spazio a disposizione per stoccare i beni raccolti durante le giornate in cui l'associazione promuove la cosiddetta “spesa solidale”.

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