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Corso Vittorio Emanuele II nel degrado, la protesta dei cittadini e di Pettinari: "Adesso basta"

Per il vice presidente del consiglio regionale "la città che non è mai stata così sporca e abbandonata all’incuria come lo è sotto la gestione del centrodestra"

Cittadini e commercianti sono sul piede di guerra, in corso Vittorio Emanuele II, e in questi giorni stanno protestando contro l’incuria del tratto più centrale di questa strada. Un uomo ci dice che ci sono "evidenti condizioni di degrado della pavimentazione stradale rilevabili su ampi tratti di corso Vittorio Emanuele II, in particolar modo nel tratto finale che parte dall’intersezione con via Genova e si conclude con l’intersezione con corso Umberto I". Il cittadino ha anche inviato una segnalazione alle autorità competenti (sindaco, assessore con delega alla sicurezza urbana e dirigente settore lavori pubblici).

Sulla questione interviene anche il vice presidente del consiglio regionale Domenico Pettinari (M5S), per il quale “la città non è mai stata così sporca e abbandonata all’incuria come lo è sotto la gestione del centrodestra. Il sindaco che si è autodefinito come colui che “ama Pescara” dovrebbe farsi un giro per il centro, e nelle periferie, per vedere in che stato è ridotta Pescara”.

Pettinari ritiene “inaccettabile che proprio alla vigilia dell’accensione delle luminarie ci sia questo stato di cose. Arriveranno cittadini anche da fuori città per il weekend dell’Immacolata e dare questa immagine di Pescara è un affronto. Ben vengano luminarie e artisti di strada, ma perché questi eventi devono essere contestualizzati in una città sporca e che cade a pezzi? A poco servono i soliti annunci fuori tempo massimo sui lavori per il rifacimento del manto stradale. Per l’avvio delle feste natalizie la città avrebbe dovuto essere pronta! Le buche, oltre a essere pericolosissime come abbiamo visto, costringono i cittadini a fare lo slalom per raggiungere i negozi”, conclude.

Degrado corso Vittorio Emanuele II

Tornando alla pavimentazione di corso Vittorio, un uomo evidenzia che "tale tratto stradale, in precedenza adibito a zona pedonale, è stato realizzato con pavimentazione non adatta agli attuali flussi di traffico che prevedono un costante e continuo passaggio di traffico privato (automobili, motocicli, biciclette, monopattini etc.) e soprattutto di traffico pesante costituito principalmente da autobus adibiti al trasporto pubblico e privato".

Questi flussi "hanno cagionato nel tempo evidenti cedimenti della pavimentazione che rendono la circolazione su tale asso viario particolarmente insidiosa per utenti che la percorrono a bordo di motocicli, biciclette e monopattini. Ci sono condizioni di severo degrado a carico di uno dei principali assi viari della città in cui la tipologia di fondo varia, passando dal classico strato bituminoso al calcestruzzo colorato. Evidente è la disconnessione della pavimentazione generata dagli elementi (in materiale lapideo) utilizzati per raccordare le due tipologie di pavimentazioni che allo stato attuale risultano essere pericolosamente fuori sede".

A ciò si aggiunge "il cedimento di diversi “tombini” presenti che contribuisce in maniera a determinare le condizioni di pericolo e degrado stradale oggetto della presente segnalazione. Tale stato di cose ritengo possa essere considerata a tutti gli effetti un’insidia stradale che può rappresentare un vero pericolo per gli utenti della strada più vulnerabili (motociclisti, ciclisti pedoni)". Infine l'uomo sottolinea come tali condizioni siano riscontrabili "spesso in prossimità di attraversamenti pedonali e di fermate di bus".

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