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Coronavirus, parla il pediatra Silvestre: "Correlazione con l'inquinamento, fondametale l'attività fisica" [VIDEO]

Il dottor Silvestre ha presentato una relazione sulla situazione del Coronavirus, ed in particolare le correlazioni con la sindrome di Kawasaki e l'inquinamento

Una correlazione diretta fra inquinamento contagio da Covid19, ed anche fra il virus e la malattia di Kawasaki, una patologia rara che colpisce i bambini. Il dottor Gaetano Silvestre, pediatra pescarese già direttore dell'unità operativa, dipartimento di fisiopatologia respiratoria pediatrica, ha presentato ed esposto una relazione riguardante proprio il Coronavirus, con una serie di considerazioni scientifiche derivanti da vari studi condotti nel mondo, e con alcuni consigli per la fase 2 di ripartenza dopo il lockdown.

Il primo punto preso in analisi dal dottor Silvestre è la possibile correlazione fra il Covid19 e la malattia di Kawasaki. Nonostante sia ormai dimostrato che il virus ha conseguenze meno pesanti e gravi nei bambini, si è però notato un aumento dei casi riscontrati di questa sindrome rara, che colpisce i bambini nei primi mesi ed anni di vita. Dal confronto avuto con diversi esperti e colleghi di tutto il mondo, si è notato effettivamente un aumento dei casi segnalati. Il virus, però, non sarebbe la causa scatenante della malattia ma favorirebbe l'insorgere della patologia a causa della risposta abnorme e massiccia del sistema immunitario al Covid19. Sono tutt'ora in corso studi ed approfondimenti sul caso.

Silvestre poi evidenzia come sia dimostrato da diversi studi un diretto collegamento fra inquinamento e contagio da Coronavirus. In particolare, nelle aree dove è presente smog e dove non vi è un sufficiente e rapido riciclo di masse d'aria dovuto alle condizioni meteo ed alla presenza di polveri sottili, la probabilità di contagio è più alta in quanto il virus rimarrebbe "intrappolato" fra le particelle di particolato creando dei cluster pericolosi per la diffusione del virus. Fondamentale, secondo il pediatra, è l'attività fisica costante sia per i bambini che per gli adulti, per prevenire malattie respiratorie che possono favorire non solo il contagio ma anche l'esito più aggressivo della patologia in caso di contatto. L'attività fisica va dunque eseguita ovviamente con le dovute precauzioni.

Nella terza parte della relazione, il dottor Silvestre conclude che sicuramente il virus è ancora presente e la pandemia è in corso, anche se ci sono segnali incoraggianti sul rallentamento del contagio. L'invito dunque è a mantenere la prudenza ed in questa fase 2 di ripresa della attività sociali e lavorative, è fondamentale applicare costantemente le regole di igiene personale, il distanziamento sociale e l'attenzione ad evitare assembramenti.

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