rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità

Coronavirus: 200 bimbi disabili gravi, parte l'appello di Progetto Noemi Onlus

I 'caregiver' con familiari disabili gravissimi sono allo stremo e non trovano tutele nel 'Cura Italia'. Ecco che cosa spiega il presidente dell'associazione, Andrea Sciarretta, rivolgendo anche un appello alla Regione Abruzzo

Coronavirus: 200 bimbi disabili gravi, parte l'appello di Progetto Noemi Onlus perché i 'caregiver' con familiari disabili gravissimi sono allo stremo e non trovano tutele nel 'Cura Italia'.

Ecco cosa spiega Andrea Sciarretta, presidente dell'associazione 'Progetto Noemi':

"In Abruzzo sono circa 200 le famiglie con bimbi disabili gravi, la metà dei quali gravissimi. Per i gravissimi l'esito di un eventuale contagio da Covid19 sarebbe fatale. Non bastano 18 giorni di permesso della legge 104, per chi ne ha diritto, da usufruire nei 2 mesi, né congedo parentale al 50% per 15 giorni. Se il caregiver va a lavorare manca l'assistenza vitale, se si rende necessario un ricovero e il bambino entra in ospedale, il rischio di contagio potrebbe essere immediato".

Sciarretta fa notare anche che "non ci sono tutele economiche né mezzi straordinari affinché l'assenza dal lavoro sia coperta da retribuzione. E se il caregiver sta male cosa succede? Chi potrà assistere un bimbo disabile gravissimo che già vive dipendendo da strumenti come la macchina della tosse?". Di qui l'appello alla Regione Abruzzo:

"Si attuino piani straordinari di tutela per chi presta assistenza vitale domiciliare, prevedendo un periodo retribuito di astensione dal lavoro congruo al carico assistenziale. La maggior parte dei familiari gestisce un'ospedalizzazione domiciliare. Non sottovalutiamo il rischio di eventuale bisogno di assistenza ospedaliera per l'indisponibilità costante del caregiver, il default sanitario sarebbe immediato". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus: 200 bimbi disabili gravi, parte l'appello di Progetto Noemi Onlus

IlPescara è in caricamento