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Coronavirus: anche in Abruzzo corsa alle scorte alimentari, medici lamentano carenza di dispositivi di sicurezza

La Coldiretti Abruzzo ha segnalato un aumento sensibile dell'acquisto di prodotti alimentari freschi e a lunga conservazione. I sindacati dei medici chiedono invece alla Regione più dispositivi di sicurezza

Vendite record di prodotti alimentari, e carenza di dispositivi di sicurezza per medici ed infermieri. La psicosi da Coronavirus interessa anche l'Abruzzo, dove attualmente non si registrano casi accertati della malattia. Coldiretti infatti ha fatto sapere che la vendita di prodotti alimentari freschi e a lunga conservazione è aumentata sensibilmente negli ultimi giorni nei mercati di Campagna Amica di Chieti, Pescara, Teramo.

Con l'aumento della preoccupazione per la crescita dei casi registrati in Italia, e dopo i primi provvedimenti restrittivi disposti dal Governo, i cittadini si affrettano ad acquistare beni come frutta, verdura e carne temendo che possano esserci problemi futuri con possibili chiusure di negozi e supermercati se la situazione dovesse precipitare.

CORONAVIRUS, REGIONE AL LAVORO SENZA SOSTA

Sul fronte sanitario, invece, i sindacati dei medici di famiglia e pediatri chiedono ufficialmente alla Regione di avere a disposizione dispositivi di sicurezza come guanti, mascherine, occhiali per le visite dei pazienti, considerando che il protocollo prevede che una persona che abbia il sospetto di aver contratto il Coronavirus, debba essere prima visitato dal proprio medico prima di recarsi in ospedale in assenza di sintomi gravi.

La stessa richiesta è arrivata anche dai medici e dal personale ospedaliero di strutture pubbliche.

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