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Martedì, 23 Aprile 2024
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Attivati in Abruzzo i protocolli precauzionali per il coronavirus

La nostra regione ha infatti seguito la circolare emessa ieri pomeriggio, mercoledì 22 gennaio, dal ministero della Salute

In Abruzzo sono stati attivati i protocolli precauzionali per il coronavirus allo scopo di far fronte a eventuali situazioni di criticità che dovessero emergere.
La nostra regione ha infatti seguito la circolare emessa ieri pomeriggio, mercoledì 22 gennaio, dal ministero della Salute.

Anche se, almeno al momento, il rischio contagio del nuovo coronavirus resta minimo nel nostro territorio. 

Come fa sapere l'assessore alla Salute, Nicoletta Verì, nella sede del Dipartimento regionale Sanità c'è stata già una prima riunione, coordinata dalla dirigente del Servizio Prevenzione e Tutela sanitaria, Stefania Melena, a cui hanno partecipato i direttori delle malattie infettive e del rischio clinico delle Asl abruzzesi.

Questo quanto fa sapere la Verì:

«In attesa delle decisioni degli esperti dell'Organizzazione mondiale della Sanità, il nostro Ministero ha esplicitato i criteri per definire un caso sospetto: se un paziente che afferisse ai nostri servizi di assistenza avesse un quadro respiratorio severo che non ha un’altra causa nota accertata e presentasse un rapido deterioramento non diversamente esplicabile, è suggerito l’isolamento prudenziale respiratorio e da contatto, e anche la diagnosi molecolare su sangue e campioni respiratori per il nuovo Coronavirus. Per effettuare la conferma del sospetto diagnostico, come laboratorio regionale di riferimento, in prima istanza, è stata individuata l'unità operativa complessa di microbiologia e virologia della Asl di Pescara».

L'assessore alla Salute sottolinea anche come sia importante, però, che non si diffonda la psicosi e che normali patologie respiratorie, anche di stagione, vengano scambiate dai cittadini come contagio da Coronavirus: «Per questo è importante rivolgersi sempre al proprio medico di famiglia, che saprà valutare il quadro clinico del paziente. Chiedo di evitare di recarsi direttamente ai pronti soccorso ospedalieri, andando ad affollare presidi che in questo periodo dell'anno sono già particolarmente in sofferenza». 

Nel frattempo nel tardo pomeriggio di oggi è stato registrato il primo caso sospetto in Italia, una cantante di Bari di ritorno da Wuhan, come riferisce BariToday.

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