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Coronavirus, in Abruzzo ancora fase crescente dei contagi ma le terapie intensive occupate sono solo il 23%

I dati sono disponibili su Covstat.it e mostrano come, in base alla rilevazioni dei dati, l'Abruzzo abbia ancora un fattore di contagio R0 pari a 1.23

L'Abruzzo è ancora in una fase di crescita dei contagi, avendo il fattore R0 ancora ad 1,23. Lo ha stabilito il sito Covstat.it che ha analizzato i dati relativi all'epidemia in tutte le regioni italiane, per valutare l'andamento dei contagi .

L'indice R0 è quel fattore, considerato fondamentale dai virologi, che mostra quante persone sane potenzialmente possono essere infettate da un singolo contagiato. Quando quel fattore scende sotto 1, inizia la fase di decrescita dei contagi che porta poi al punto di contagio zero. In Abruzzo, dove l'epidemia è arrivata con qualche settimana di ritardo rispetto al nord, la crescita dei contagi è ancora attiva, così come in molte altre regioni fra cui Piemonte, Lazio, Puglia, Sicilia, Molise, Liguria e Valle D'Aosta. La regione con il fattore R0 più basso è l'Umbria che si ferma allo 0,39.

Sul fronte delle terapie intensive, invece, l'Abruzzo ha una saturazione pari al 23% del totale a disposizione. Sono infatti 35 i pazienti ricoverati con respirazione assistita, a fronte di 151 posti attualmente a disposizione. Ricordiamo che sia il dottor Parruti, direttore dell'Uoc di malattie infettive dell'ospedale di Pescara, che il dottor Albani che è referente per la task force regionale sul Coronavirus, avevano già dichiarato diversi giorni fa che i contagi in Abruzzo sarebbero cresciuti più o meno fino alla fine del mese di aprile, per poi iniziare una decrescita. L'osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane aveva stimato la data del contagio zero in Abruzzo al 7 maggio.

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