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Bolognano: sì alla cattura e l'abbattimento dei cinghiali

Il sindaco Di Bartolomeo firma l'ordinanza: "Misura improcrastinabile, il numero è fuori controllo, necessario intervenire per tutelare la sicurezza e le colture"

Firmata dal sindaco di Bolognano Guido Di Bartolomeo l'ordinanza con cui, di fatto, si autorizza all'abbattimento o la cattura dei cinghiali nel territorio comunale. Il loro aumento, spiega il sindaco, è “fuori controllo” e una decisione per cercare di arginare il fenomeno era divenuta “improcrastinabile”. “Provvedimenti urgenti a tutela della pubblica incolumità, relativi alla presenza di ungulati nel territorio comunale”, questo il titolo dell'ordinanza numero 7 che esplica già nel nome quali siano i problemi determinati dalla presenza dell'animale fino in centro città.

“Considerati il perdurare del fenomeno e la gravità dei danni causati dall’invasione dei cinghiali, e a seguito di numerosi incontri sollecitati dai titolari di diverse aziende agricole locali, dai rappresentanti di associazioni culturali del territorio e da numerosi cittadini – spiega Di Bartolomeo -, ho ritenuto necessario predisporre una misura adeguata a fronteggiare la sempre maggiore presenza degli animali selvatici, sia in centro che in periferia, e soprattutto nell’ottica di prevenire ulteriori azioni rovinose a scapito di persone e cose. Dall’eccessiva moltiplicazione dei cinghiali, il cui aumento numerico è totalmente fuori controllo – sottolinea - possono derivare rischi di danni al bestiame di allevamento, alle colture agricole, oltreché pericoli alla circolazione stradale e potenziali attacchi all';uomo. Ricordo come l’ improcrastinabilità nel porre rimedio alla suddetta situazione sia stata già ampiamente rappresentata anche agli organi competenti della Regione Abruzzo , allo scopo di individuare le migliori soluzioni per contenere, da un lato, il proliferare della specie e, dall’altro, tutelare l’incolumità pubblica e privata. Il problema resta ed auspico che tale provvedimento possa offrire una risposta efficace alle preoccupazione della mia comunità”.

Tre i punti messi neri su bianco da Di Bartolomeo nell'ordinanza firmata: si autorizza nelle zone centrali e periferiche del Comune la cattura o l'abbattimento dei cinghiali selvatici che siano potenzialmente pericolosi e che cioè si avvicinano troppo al centro abitato; la cattura e l'abbattimento è consentito ai carabinieri forestali, le guardie forestali e i proprietari e locatari di terreni che hanno la licenza di caccia; infine si prevede che le operazioni di cattura e di abbattimento vengano programmate con appositi piani di intervento da trasmettere all'Ispra (istituto nazionale per la fauna selvatica) perché esprima il proprio parere e lo comunichi preventivamente per ragioni di sicurezza, agli organi di polizia, ai residenti e alle attività produttive del territorio.

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