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Concessioni autostrade A24 ed A25, il Tar bacchetta anche lo Stato per la mancata approvazione del Pef

I giudici, che ieri hanno confermato la sospensiva della revoca della concessione a Strada dei Parchi fino al 20 settembre, hanno ricordato che i vari governi non hanno approvato il piano finanziario necessario all'avvio dei lavori di messa in sicurezza delle due autostrade

Nell'ordinanza del Tar del Lazio che ieri 28 luglio ha confermato la sospensiva della revoca della concessione per le autostrade A24 ed A25 a Strada dei Parchi, i giudici amministrativi hanno evidenziato non solo le mancanze ed inadempimenti della società del gruppo Toto, ma nahce le inadempienze dell'amministrazione statale e dei vari governi che dal 2014 ad oggi non hanno approvato il Pef, il piano economico finanziario necessario per lo sblocco dei fondi per i lavori di messa in sicurezza dei viadotti delle due autostrade. Inoltre, il Tar ha ricordato anche i mancati adeguamenti dei canoni concessori:

Negli atti presentati dallo Stato  si parla di inadempimento del concessionario agli obblighi di manutenzione, di controllo tecnico dell'efficienza e degli altri obblighi previsti a carico del concessionario", in ragione di un rilevato "diffuso stato di ammaloramento delle infrastrutture, oggetto di reiterate contestazioni", tale da dimostrare "la gravità e non rimediabilità dell'inadempimento".

Intanto la senatrice del M5s Gabriella Di Girolamo fa sapere che anche i sindaci dei Comuni interessati dal passaggio delle autostrade A24 ed A25 potranno farsi sentire partecipando al tavolo permanente attivato al Mit:

"Si tratta di un risultato importante che arriva grazie all'approvazione di un mio emendamento il cui obiettivo era proprio quello di promuovere il più ampio percorso di partecipazione democratica. Il tavolo sarà presieduto dal ministro delle Infrastrutture e sarà composto, oltre dai sindaci, da un rappresentante di Anas, un rappresentante delle Regioni Lazio e Abruzzo nonché dal Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti (Cncu). Le due autostrade rappresentano un elemento vitale per l'Abruzzo e la decisione di coinvolgere i primi cittadini nelle decisioni che riguardano i propri territori era doveroso oltre che necessario".

Ricordiamo che il 20 settembre prossimo ci sarà la sentenza del Tar riguardante il provvedimento di revoca del Governo Draghi della concessione al gestore Strada dei Parchi.

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