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Attualità Portanuova / Via della Fornace Bizzarri

I residenti di via della Fornace Bizzarri replicano a Santilli: "In via Celestino V nessun contenzioso, il terreno è del Comune"

La risposta al vicesindaco che in consiglio comunale ha ribadito che l'area sarebbe "sub iudice" e dunque oggetto di un contenzioso per cui fare lì l'asilo sarebbe impossibile: "Se fosse così lo avrebbero sostenuto davanti al Tar"

“Non risulta in alcun documento che il terreno in questione sia sottoposto ad un provvedimento 'sub iudice', così come invece asserito dal vicesindaco Gianni Santilli. Se ciò fosse stato vero, gli stessi avvocati del Comune di Pescara avrebbero insistito in sede di ricorso al Tar (Tribunale regionale amministrativo), indicando il perché l’amministrazione comunale non poteva spostare la realizzazione dell’asilo nido sull’area proposta dai residenti di via Bizzarri, cosa che non si sono mai sognati di fare in quanto l’asserzione non è vera”.

In queste parole la replica del comitato dei residenti di via della Fornace Bizzarri al vicesindaco che rispondendo in consiglio comunale alla mozione presentata dal centrosinistra per chiedere che sia l'asilo del quartiere di San Donato che quello di via Santina Campana fossero spostati in altra sede, ha ribadito che il terreno di via Celestino V sarebbe oggetto di n contenzioso e dunque nel pieno possesso del Comune Così non sarebbe tornano a dire i residenti perché come scritto nella mozione stessa il 28 febbraio il catasto la voltura in favore dell'ente l'avrebbe completata così come risulterebbe da un atto della'agenzia delle entrate.

“In riferimento alla particella 1976 del foglio 32 di proprietà del Comune di Pescara, sita in via Celestino V – scrivono infatti i residenti nella nota di replica ripercorrendo quanto emerso -, sulla quale i residenti di via della Fornace Bizzarri hanno più volte richiesto all’amministrazione comunale di spostare il progetto per la realizzazione di un asilo nido finanziato con i fondi pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza) in sede di consiglio comunale, il vicesindaco Santilli ha esposto che lo spostamento non è possibile in quanto la stessa area non sarebbe in disponibilità dell’amministrazione comunale poiché sottoposta a provvedimento sub iudice, ossia l’area è 'nelle mani del giudice' per non si sa quale controversia. Il 28 dicembre - il consigliere del Pd Piero Giampietro e i consiglieri Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo di Renzo (Movimento 5 stelle) hanno presentato due diverse interrogazioni urgenti per verificare la effettiva e piena disponibilità del Comune di Pescara dell’area sopra indicata (particella 1976 del foglio 32) come alternativa potenziale al parco di via Fornace Bizzarri per la realizzazione del nuovo asilo”. La risposta del servizio tecnico del patrimonio immobiliare ed espropriazioni del Comune è arrivata il 7 dicembre, fanno sapere. Risposta in cui si sottolineava che la particella fosse pervenuta all'ente “in virtù di una concessione gratuita da parte del Consorzio fra cooperative edili e di abitazioni (Cocea) Abruzzo” specificando che proprio la mancanza di voltura facesse sì che la particella risultasse “ancora intestata catastalmente alla Cocea dal momento che non è stata cancellata la condizione sospensiva apposta sulle trascrizioni sopra citate”. Condizione che poteva essere cancellata attraverso la voltura catastale possibile in tre modi, specificava l'ufficio: attraverso un atto pubblico di accertamento dell’avveramento della condizione sospensiva, a cui dovrà partecipare obbligatoriamente la Cocea ai sensi e nei modi previsti dall’articolo 2668 del codice civile e anche secondo pareri di tre notai consultati dal sottoscritto l'accertamento giudiziale per poter pubblicizzare l’avveramento della condizione sospensiva. “Entrambi gli atti – si specificava nella risposta all'interrogazione  -dovranno essere trascritti negli archivi della Pubblicità Immobiliare di Pescara”.

Quella voltura ci sarebbe dunque stata, ribadisce il comitato, e questo si evincerebbe dalla “nota di trascrizione alla conservatoria dei registri immobiliari di Pescara della cessione di alcune particelle, tra cui quella in questione, dalla Cocea al Comune di Pescara, atto del 29 luglio a firma del Notaio Di Pierdomenico Giovanni. Alla stessa maniera, da visura catastale, il suddetto terreno risulta intestato al Comune di Pescara”.

Dunque la scelta di fare lì l'asilo resta per chi vive nel quartiere inspiegabile così come per le opposizioni una mera scelta politica. “Distruggere un parco attrezzato, unico spazio verde di aggregazione dei cittadini per sostituirlo con un altro servizio è a nostro avviso una scelta scellerata conclude il comitato -, ma a detta del sindaco e della sua giunta è l’unica strada percorribile”.

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