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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Il comitato "Strada parco bene comune" su viale Marconi: "Va completamente rifondata"

Il portavoce Ivano Angiolelli interviene in merito alle polemiche e al dibattito riguardante il nuovo assetto viario di viale Marconi

Il comitato "Strada parco bene comune" con il portavoce Ivano Angiolelli interviene nel dibattito riguardante il nuovo assetto viario di viale Marconi, al centro di polemiche dopo i lavori avviati dall'amministrazione comunale Masci. Secondo il comitato, si tratta di un" nonsenso tecnico, sociale e ambientale, contrario al principio della sana e prudente gestione del denaro pubblico che dovrebbe sempre informare il corretto agire della Pubblica amministrazione" il progetto di una strada a quattro corsie strette in piena zona residenziale e commerciale. Un progetto che è stato modificato più volte anche in funzione del filobus che però, spiega Angiolelli, non riuscirà mai ad arrivare fino al tribunale con le batterie in dotazione di bordo e il cui primo lotto è stato sospeso dal Tar per delle condizioni di pericolo.

"Una soluzione che penalizza e discrimina sia l’utenza debole (pedoni e ciclisti, questi ultimi esclusi a priori), sia lo stesso Tpl che si vorrebbe favorire, viceversa confinato in spazi troppo stretti per garantire un servizio efficiente, sicuro e confortevole. Nel merito, le quattro pedane centrali che dovrebbero assolvere la doppia funzione di banchine di fermata per il filobus proveniente da sud nonché isole salvagente per i pedoni svantaggiati, sono larghe appena un metro e settanta, in luogo della larghezza minima di 2.70 metri prevista dal nuovo codice della strada.

Esse, prive di pensiline e bordure di protezione che riparino i passeggeri dal sole e dalle intemperie, non sono sicure e violano i riferimenti normativi per la realizzazione e la localizzazione delle fermate degli autobus: Nuovo codice della strada (D.Lgs 285 del 30/4/1992) e suo Regolamento di esecuzione ed attuazione (Dpr 495 del 16/12/1992); Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade (Dm del 5/11/2001); Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni stradali (Dm del 19/4/2006);- Direttive per la redazione, adozione ed attuazione del piano urbano del traffico del Ministero dei lavori pubblici datato 12/4/1995; Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici (Dpr del 24/7/1996, n. 503); Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche (DM del 14/6/1989, n.236)."

Inoltre, aggiunge il comitato, in presenza di barriere architettoniche per la cui elimindazione non si sia provveduto al rilascio della dichiarazione di conformità, l'opera non supererebbe il collaudo, aggiungendo che le parole del presidente della commissione attività produttive Rapposelli sono ragionevoli e di buonsenso, ovvero attendere le decisioni sul filobus da parte del Consiglio di Stato e poi prevedere corsie a senso unico su viale Marconi e viale Gabriele d’Annunzio, per restituire la qualità ambientale e la serenità, oggi sottratte, ai cittadini e agli operatori economici di Viale Marconi a causa di un progetto da rifondare.

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