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Il comitato "Strada parco bene comune" non molla e sulla questione degli alberi chiede l'accesso agli atti

Il portavoce Ivano Angiolelli torna sulla questione dei presunti danni che sarebbero stati provocati agli alberi dell'ex tracciato ferroviario a seguito dei lavori per consentire il passaggio dei mezzi pubblici

Torna all'attacco il comitato "Strada parco bene comune" in merito alla polemica riguardante i presunti danni agli alberi dell'ex tracciato ferroviario, che sarebbero stati causati dai lavori di adeguamento della strada parco per consentire il passaggio dei mezzi pubblici Tua. Con una nuova nota, il comitato riprende la questione dopo la replica del vicesindaco Gianni Santilli che aveva garantito il rispetto di tutte le prescrizioni imposte e dunque ha ribadito che nessun albero è stato danneggiato da presunte colate di cemento.

Il comitato ha quindi dichiarato:

"Sulla triste storia degli alberi martoriati della strada parco, a causa dell’invadenza tra i rami coesistenti del doppio bifilare aereo dell’impianto di elettrificazione al servizio di un sistema di trasporto ridondante, il comitato è stato ed è l’unico attore protagonista leale e affidabile nella collaborazione prestata spontaneamente all’amministrazione comunale e alle altre Istituzioni interessate. Volta a promuovere il controllo di legittimità che - in adesione al proprio dettato statutario - parte dalla scrupolosa sorveglianza dei lavori grossolani in corso d’opera ormai da tre lustri, tipici di un cantiere maldestro e sfortunato.

Dopo lunghi anni di fermo cantiere che avrebbero dovuto condurre alla risoluzione per inadempimento di un contratto gravemente sbagliato, il comitato ha dapprima protestato civilmente - con manifestazioni di piazza disciplinate e ordinate - contro la ripresa di lavori parziali palesemente illegittimi e dannosi per il patrimonio arboreo del Comune di Pescara. Poi, si è premurato di curare rilievi fotografici scrupolosi sul trattamento riservato all’apparato radicale degli alberi da lavorazioni eseguite con pale meccaniche palesemente difformi dalle indicazioni del “Regolamento di tutela del Verde Urbano”, edito dal Comune di Pescara."

L'associazione poi ribadisce che le prescrizioni divulgate da Santilli non fanno riferimento a tutte le altre piante del tracciato, ma solo alle 80 oggetto della contestazione:

"È ragionevole in ogni caso sostenere come le cogenti prescrizioni sul verde urbano si estendano, per analogia, anche agli alberi a dimora sulla mezzeria, che appaiono viceversa palesemente disattese nel caso di specie. Nel merito, a fini di trasparenza, per la definizione della migliore strategia difensiva, lo Studio legale Di Tonno patrocinante procederà a stretto giro con un’istanza di accesso agli atti del procedimento, a tutela innanzitutto del patrimonio arboreo comunale palesemente compromesso. Confidando altresì che la verità possa definitivamente affermarsi, insieme alla legalità più volte impunemente violata. "

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