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Il comitato di quartiere chiede una commissione comunale per la realizzazione di una serie di progetti nel rione Rancitelli

È quanto chiede il comitato di quartiere dopo i fatti di sabato notte quando 3 auto sono state incendiate a scopo intimidatorio al Ferro di Cavallo

«Istituire una commissione comunale per la realizzazione di una serie di progetti nel quartiere Rancitelli, fissando un cronoprogramma per verificarne periodicamente l'attuazione».
È quanto chiede il comitato di quartiere dopo i fatti di sabato notte quando 3 auto sono state incendiate a scopo intimidatorio al Ferro di Cavallo.

«Agli ultimi gravissimi fatti avvenuti al Ferro di Cavallo, che purtroppo qualcuno ha cercato di minimizzare, deve seguire una risposta immediata e convinta dell’amministrazione comunale. Dopo che un residente, nonché attivista del nostro comitato, è stato colpito in maniera vile e violenta, non abbiamo alcuna intenzione di accontentarci per l’ennesima volta di dichiarazioni d’intenti e promesse generiche», si legge in una nota del comitato di quartiere "Per una nuova Rancitelli", «di progetti, idee e proposte ne abbiamo sentiti a iosa e li conosciamo a menadito. È il momento di metterli in pratica, e di farlo fissando date e scadenze verificabili. Perciò chiediamo all’amministrazione di stilare un cronoprogramma concreto e verificabile sull’attuazione delle proposte avanzate dall’ultima campagna elettorale in poi».

I rappresentanti del comitato, vista la gravità della situazione, oggi hanno inoltrato al sindaco Carlo Masci e ai consiglieri e assessori di Pescara la richiesta di costituire un tavolo comunale permanente, che verifichi il rispetto delle scadenze in collaborazione con il nostro comitato e altre associazioni che operano sul territorio. A cominciare dall’installazione di un sistema di videosorveglianza.

«Perché se c’è una promessa elettorale della quale stavolta avevamo bisogno come il pane, era questa: se ci fossero state, le telecamere tre giorni fa avrebbero probabilmente funzionato da deterrente; oppure, nella peggiore delle ipotesi, avrebbero contributo a individuare i responsabili degli atti vandalici, che in ogni caso ci auguriamo che quanto prima vengano individuati dalle forze dell’ordine)», fanno notare dal comitato,  «vogliamo che il Comune fissi i giorni in cui vedremo appalto, realizzazione ed entrata in funzione, e ci dia modo di verificare il rispetto di queste date. Lo stesso chiediamo per la demolizione dei palazzi Clerico o di quelli di via Lago di Borgiano: seppur di non stretta competenza comunale, il Comune può e deve svolgere un ruolo di vigilanza e di stimolo». 

"Per una nuova Rancitelli" chiede anche l’istituzione di una commissione d’inchiesta sull’assegnazione delle case popolari con verifica delle irregolarità avvenute in questi anni, e chiede la verifica della regolarità dei contributi a famiglie bisognose in seguito all’emergenza Covid: «L’amministrazione lo vuole? Se dice di sì, ci dica quando le renderà operative. Se viene fissata una data e questa non viene rispettata, allora diventa evidente che il Comune non lo vuole. Il Comune vuole bonificare ed espropriare i terreni per l’ampliamento della strada pendolo dove sussistono situazioni di degrado? Ci dica con quali tempi ha intenzione di farlo. Lo stesso vale per l’apertura di via Verrino, precedentemente fissata a settembre. Il Comune vuole adottare provvedimenti per disincentivare le sale slot? Bene: ci dica quando vedremo un bozza di regolamento, quando questo comincerà il suo iter e per quando si pensa di renderlo operativo. Se vengono rispettate queste scadenze, allora potremo dire che il Comune vuole disincentivare le slot, ma se le scadenze non vengono rispettate, allora sarà evidente che il Comune non vuole contribuire alla lotta alla ludopatia e a spezzare il legame tra attività criminali e sale slot. Pretendiamo la partecipazione concreta di cittadini e parti sociali, non sulla carta come avvenuto per il progetto di ristrutturazione del Ferro di Cavallo, del quale siamo stati praticamente informati a cose fatte: e questa è una lezione dalla quale abbiamo imparato. Oggi abbiamo la ferma intenzione di intraprendere tutte le iniziative necessarie per controllare l’operato dell’amministrazione, facendo emergere ritardi, omissioni o violazioni».

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