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Il Comitato pro Filanda a otto anni dalla sua demolizione: "Ancora nulla di concreto per la rinascita di quell'area"

Il Comitato a tutela della Filanda Giammaria, demolita otto anni fa, chiede alle istituzioni maggiore impegno per realizzare nell'area un centro di documentazione e promozione del lavoro femminile ed il Parco dei gelsi,

Otto anni dalla demolizione dell'ex Filanda Giammaria ma fino a ora nessun atto concreto dell'amministrazione comunale e della politica per far rinascere quell'area. A dirlo il Comitato pro Filanda composto da diverse associazioni cittadine che torna a lanciare l'appello dello scorso anno, affinchè vi siano atti concreti per realizzare nel sito dove si trovava lo storico edifico, un centro di documentazione e promozione del lavoro femminile e il
parco dei gelsi.

Nessuno, spiega il comitato, ha dimenticato la lotta per la Filanda nemmeno durante la pandemia:

"Non abbiamo cancellato l'impegno per la salvezza e la conservazione di quei resti, di quel luogo della memoria storica per la crescita e la trasformazione economica della città e, ancor più, per l'emancipazione femminile nelle nuove forme del lavoro e dell
' Con grande riconoscenza pensiamo ancora alle donne, casalinghe e contadine, che scendendo dai colli coltivati ​​di Pescara o salendo dalle rive pescherecce della marina, divennero operaie tessili e cominciarono a tessere anche la storia della loro e della nostra emancipazione sociale.

Le amministrazioni comunali di Pescara hanno vissuto, insieme a noi, decisioni di incontri per trovare la soluzione più opportuna a modificare una previsione urbanistica errata che cancellava tutto questo; a consentire la salvaguardia dei diritti acquisiti che tuttavia avranno mortificato quel luogo della storia urbana e, contemporaneamente, a dare risposta alla necessità culturale e civica di valorizzare quell'episodio della nostra identità."

"Molto lavoro è stato fatto, ammette il comitato, dal consiglio comunale e dagli uffici per arrivare alla soluzione della riqualificazione restituendo quell'area alla città con un piccolo parco, con l'edificio restaurato e adibito a centro di documentazione del lavoro femminile e di incontro per le donne:

Ma dopo quattro anni dalla delibera consiliare che avviava l'iter burocratico siamo ancora in mezzo al guado, in attesa delle decisioni operative finali. Ci sembra inaccettabile che si indugi ancora per una domanda sulla quale si è registrato un ampio consenso politico. Le forze politiche al governo della città e anche le forze dell'opposizione debbono riprendere le fila delle decisioni amministrative, sul principio che l'interesse pubblico a salvaguardare un bene culturale primario e a incrementare le dotazioni pubbliche deve prevalere sugli interessi privati. Insieme possiamo garantire la conservazione e la valorizzazione di un luogo così importante nel nostro processo di divenire città."

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