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"Per una nuova Rancitelli" dice no alla chiusura della biblioteca Di Giampaolo

Secondo il comitato "non ha senso parlare di abbattimenti, demolizioni e ricostruzioni se poi non si riescono a tenere in vita servizi basilari per la vita sociale e culturale di un quartiere"

Il comitato "Per una nuova Rancitelli" dice no alla chiusura della biblioteca Di Giampaolo in via Tiburtina, spiegando che ciò "significherebbe una perdita gravissima per la città ma soprattutto per i quartieri, come il nostro e San Donato, serviti da una biblioteca che in questi anni ha svolto un ruolo fondamentale per i servizi offerti al territorio e per le iniziative animate, in collaborazione con il nostro comitato e con altre associazioni, in una zona periferica di Pescara".

Dal dicembre 2011, con il trasferimento in via Tiburtina, "si è creato un forte legame tra la biblioteca e le associazioni culturali e di promozione sociale che operano a Rancitelli e San Donato, con le istituzioni scolastiche e con l'università", ricorda il comitato. "Negli ultimi mesi abbiamo sentito parlare tanto di riqualificazione e di progetti ambiziosi su Rancitelli da parte del Comune e della Regione, da cui dipende la biblioteca. Allora la Regione prima di tutti deve dimostrare di avere a cuore la riqualificazione e la tenuta del tessuto sociale di Rancitelli, intervenendo immediatamente per integrare il personale della biblioteca in modo da scongiurarne la chiusura".

Secondo "Per una nuova Rancitelli", infatti, "non ha senso parlare di abbattimenti, demolizioni (a proposito, ma quella dei ruderi dei cosiddetti palazzi Clerico?) e ricostruzioni se poi non si riescono a tenere in vita servizi basilari per la vita sociale e culturale di un quartiere. Perdere la Di Giampaolo rappresenterebbe un gravissimo impoverimento per la nostra comunità".

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