rotate-mobile
Attualità

L'appello della Cgil Abruzzo dopo la chiusura delle biblioteche e pinacoteche pubbliche: "Vanno riaperte subito"

Il sindacato chiede la riapertura dopo la delibera del presidente Marsilio che ne ha disposto la chiusura per mancanza di copertura finanziaria per le sanificazioni

Le biblioteche e pinacoteche abruzzesi vanno riapertre subito. A dirlo la Cgil Abruzzo e la Fp Abruzzo Molise con i rispettivi segretari, a seguito della delibera del 13 luglio del presidente Marsilio che ha disposto la chiusura a causa della mancanza di copertura finanziaria per le sanificazioni.

Secondo la Cgil, questi presidi di socialità e cultura vanno riaperti essendo le biblioteche regionali fondamentali per i cittadini, oltre ad essere un elemento di ritorno alla normalità dopo mesi di chiusura per la pandemia:

"Tutto questo, però, deve essere fatto nel rispetto della tutela della sicurezza e della salute dei cittadini che usufruiscono del servizio e dei dipendenti che prestano la loro attività lavorativa. Per questo non si può esimersi da stigmatizzare la insensibilità di questa amministrazione regionale che di fronte alla insufficienza della copertura finanziaria, per le necessarie operazioni di sanificazione ambientale, rimane inerte e latente nelle azioni di ripristino delle poste economiche stante la priorità che quest’ultime dovrebbero avere per la Regione."

Per il sindacato, è assurdo assistere a questa chiusura soprattutto nei mesi di maggiore presenza turistica, considerando che biblioteche e pinacoteche fanno parte dell'offerta della nostra regione parlando di una giunta regionale miope di fronte ad elementi essenziali per la società:

"Per questo chiederemo l’immediata convocazione del comitato della sicurezza della Regione Abruzzo ed un incontro con la conferenza dei capigruppo al consiglio regionale."

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'appello della Cgil Abruzzo dopo la chiusura delle biblioteche e pinacoteche pubbliche: "Vanno riaperte subito"

IlPescara è in caricamento