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Gli esercenti di viale Marconi scelgono l'ironia: sulle vetrine spuntano i cartelli per trovare un nuovo collaudatore [FOTO]

Deve essere "disposto a firmare tutto" il nuovo tecnico, scrivono davanti alle loro vetrine. Pasetti (comitato Salviamo viale Marconi): "Ci è rimasta solo questa, auspichiamo che qualcuno al di sopra della politica pescarese finalmente si pronunci su una situazione sempre più paradossale"

“A.A.A. Cercasi collaudatore tecnico amministrativo disposto a firmare qualsiasi cosa”. Corrono ironicamente in soccorso dell'amministrazione gli esercenti di viale Marconi appresa la notizia delle dimissioni dell'ingegner Pietro Grosso, il tecnico che si sarebbe dovuto occupare dei collaudi sulla nuova arteria stradale e che invece ha lasciato l'incarico.

Veri e propri cartelli per l'assunzione del nuovo tecnico quelli che hanno deciso di apporre davanti alle loro vetrine con il sorriso sì, ma carico di amarezza e Pasetti non lo nasconde. “Ci è rimasta solo l'ironia - dichiara a IlPesara Franco Pasetti, esercente e tra i fondatori del comitato Salviamo Viale Marconi -. Mi sembra strano che nessuno sia ancora intervenuto su una vicenda dai contorni paradossali. Attendiamo che qualcuno al di sopra della politica pescarese che resta indirizzata nel 'farlo a tutti i costi', dica qualcosa e inizi a scoprire le carte e parlare seriamente della faccenda”, dichiara. Il riferimento è alla sentenza del consiglio di Stato cui proprio il comitato si è rivolto, ma anche all'attesa dell'esito degli esposti in procura che alcuni commercianti e residenti, lui compreso, hanno presentato per denunciare le presunte irregolarità che caratterizzerebbero la nuova viabilità.

I cartelli ironici per la ricerca di un nuovo collaudatore apparsi sulle vetrine dei negozi di viale Marconi

I collaudi teoricamente si sarebbero dovuti concludere a inizio giugno, ma a quanto pare non sono neanche iniziati vista l'uscita di scena di Grosso. “Neanche lui se l'è sentita di apporre la firma ad un progetto sbagliato. Forse non si l'è sentita di assumersi questa responsabilità anche se sono certo che diranno che le ragioni sono altre, che sarà nominato un nuovo tecnico e che alla fine, dopo ormai tre anni, si giungerà al collaudo”, chiosa Pasetti.

“La realtà è riuscita a superare anche i nostri pensieri peggiori. Nel frattempo molti negozi hanno chiuso e altri lo stanno per fare”, aggiunge rimarcando quelli che sarebbero i danni che la scomparsa dei parcheggi e la realizzazione di una strada a quattro corsie continuerebbe a procurare a chi su viale Marconi ha la sua attività. “I clienti più affezionati ci hanno provato a continuar a venire, ma alla fine hanno smesso anche loro”. Questo sia perché i parcheggi mancano sia perché, hanno sempre lamentato dal comitato, le multe fioccano.

Alla fine i collaudi si faranno su questo non ha dubbi. “Dopo quasi tre anni l'iter lo concluderanno – afferma –, ma la certezza che resta è che la strada non è sicura. Doveva essere una strada funzionale allo snellimento del traffico e al miglioramento del servizio pubblico, ma non ha raggiunto il suo obiettivo. Ce lo dice ad esempio il fatto che le corse degli autobus sono sempre le stesse e che dunque non ci sono più passeggeri da portare oltre che la presenza dei vigili che vengono proprio per far sì che percorrano la strada in sicurezza. Neanche il risparmio temporale c'è dato che in corso d'opera sono stati aggiunti altri semafori proprio per dare un po' di sicurezza a chi la percorre viale Marconi e il traffico c'è tutti i giorni soprattutto in direzione sud-nord”.

Per l'esercente e voce del comitato Salviamo viale Marconi non saranno quindi le dimissioni del tecnico a rimettere tutto in gioco e nessuna riflessione si aprirà al riguardo. “La politica ha deciso e intende andare avanti senza se e senza, ma e seppure qualcuno non è d'accordo alla fine si schierano tutti con il sindaco”, aggiunge lanciano un messaggio chiaro. Un dialogo con l'amministrazione, lamenta, non c'è mai stato e a ribadirlo, sostenendo ancora una volta la battaglia di viale Marconi, è anche il Strada parco che sia sulla filovia che sulla viabilità della strada su cui dovrà passare, lamentano la “sordità” del sindaco agli appelli dei cittadini.

Per chi si oppone alla nuova viabilità quelle irregolarità tecniche che hanno portato fino al consiglio di Stato ci sono “e quello che sta accadendo lo conferma. Si parlava di Parigi, ma su viale Marconi non ci sono più venuti perché questo per chi guida la città è un tasto dolente. A noi non è rimasta che l'ironia nell'attesa che chi di dovere si pronunci”.

Di qui i cartelli che stanno spuntando come funghi sulle vetrine di viale Marconi con tanto di appello al prefetto perché si riesca in fretta a coprire il ruolo vacante.

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