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Sabato, 20 Aprile 2024
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Caro-bollette, rateizza il debito e le chiedono un assegno postdatato come garanzia: la particolare "storia" raccontata da Codici

A raccontare la particolare vicenda, l'unica del genere che si è trovata ad affrontare, è la responsabile dell'ufficio conciliazioni dell'associazione Ciriaca Di Prospero: protagonista una piccola imprenditrice della provincia che doveva saldare 7mila 500 euro per le fatture non pagate

Un assegno postdatato come garanzia così che in caso di mancato pagamento delle rate utili a saldare i debiti accumulati in fattura per un totale di circa 7mila euro, l'importo fosse alla fine liquidato e incassato. È quello che si sarebbe sentita chiedere dalla società di gestione del servizio luce e gas un'imprenditrice della provincia di Pescara, titolare di una piccola attività che quel debito non era in grado di liquidarlo in un'unica soluzione.

Un vero e proprio “caso” per la responsabile dello sportello Conciliazioni dell'associazioni Codici Ciriaca Di Prospero cui la donna si è rivolta dopo aver accettato le condizioni proposte dal gestore, aver mandato quell'assegno e detto “sì” ad una rateizzazione di ben 500 euro a settimana. “Non mi era mai successo di trovarmi di fronte ad una cosa del genere – spiega Di Prospero -. Sicuramente una pratica esistente, ma che personalmente non avevo mai visto. Quando ha accettato l'accordo la signora non era riuscita a saldare un paio di bollette notevolmente più alte rispetto al passato. Le hanno quindi chiesto di mandare assegno postdatato al 31 dicembre 2022 e una rateizzazione di 500 euro a settimana. Condizioni ce ha accettato. Sottolineo che stava pagando regolarmente e che ha finito di farlo, ma nel caso non fosse riuscita a tener fede all'impegno quell'assegno sarebbe stato incassato, È stato quando ha ricevuto la fattura successiva, da 2.300 euro, che si è rivolta a noi: ho bloccato i termini dell'accordo e ho avviato la conciliazione dato che il debito precedente lo aveva già saldato. Ho rateizzato la nuova fattura sempre a 500 euro, ma al mese e mi sono fatta rispedire l'assegno che è ora nelle mie mani e le ridarò appena possibile”.

Una delle tante situazioni di chi si rivolge allo sportello che da gennaio ha registrato almeno una richiesta di conciliazione al mese con queste “aumentate notevolmente per le bollette dell'energia negli ultimi quattro mesi. Con il nostro servizio cerchiamo di sostenere piccoli imprenditori e cittadini che non ce la fanno a pagare, neanche alle condizioni di rateizzazioni che vengono proposte dai gestori. Non va poi dimenticato che se si rateizza una bolletta e non si è finito di pagare, la successiva non è dilazionabile e questo fa capire chiaramente la difficoltà di chi a fronteggiare il debito fatica. Cerchiamo di dare a chi ci chiede aiuto una boccata d'ossigeno grazie all'iter di conciliazione, le diffide che inviamo quando c'è la minaccia del distacco essendoci una controversia in corso e dando così la possibilità di avere un cumulo del debito da liquidare con rate molto più basse rispetto a quelle normalmente richieste"

L'associazione Codici, per tramite del vicepresidente del consiglio regionale, nei mesi scorsi ha avanzato una proposta di modifica di legge alla Regione che obblighi i gestori, di energia elettrica e gas, a non effettuare i distacchi in pendenza di reclamo o quando è stata presentata una conciliazione presso l’Autorità (Arera) oltre che, nel caso in cui fosse stata eseguita l’interruzione del servizio, di prevedere l’immediato riallaccio senza spese a carico dell’utente, fino alla definizione della controversia sulla scia del 'provvedimento di urgenza' da presentare contestualmente alla domanda di conciliazione, così come avviene per la telefonia.

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