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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Caro-bollette, cittadini e imprese sempre più in difficoltà, Codici: "Da gennaio almeno 40 le richieste di conciliazione avanzate"

La responsabile dello sportello di riferimento Ciriaca Di Prospero parla di un incremento notevole registrato negli ultimi mesi con il 2023 partito con numeri altissimi a fronte di bollette anche quadruplicate e c'è anche chi, subito il distacco del gas, ha scelto di restare senza

Da gennaio già circa una quarantina le richieste di conciliazione arrivate allo sportello dell'associazione Codici per il caro bollette: una media di una richiesta al giorno di chi, siano cittadini privati o titolari di attività, non ce la fa a stare dietro ai rincari dell'energia.

A fare il punto con IlPescara è Ciriaca Di Prospero che parla di un importante incremento di richieste rispetto alle già tante arrivate nei mesi scorsi. Se si considera che c'è chi non sa a chi rivolgersi, chi si rivolge ad altre associazioni o sindacati per cercare una boccata d'ossigeno in una situazione tanto soffocante, la media delle richieste di conciliazione registrata da Codici fa capire quanto pesi sui cittadini il problema.

Le bollette che, sottolinea ancora Di Propsero, negli ultimi mesi sono in alcuni casi persino quadruplicate passando, ad esempio per un piccolo bar, da 700 ad oltre 2mila 500 euro e se grazie all'iter delle conciliazioni si riesce a prendere tempo, c'è anche chi, subito il distacco, ha deciso di non riattaccare più il gas. È la stessa Di Prospero a raccontare di questa situazione particolare che avrebbe visto protagonista da una cittadina pescarese che, avendo un piccolo reddito, non sarebbe riuscita a saldare le bollette decidendo così di non procedere al riallaccio della fornitura. “L'unico caso di questo tipo che mi è capitato – spiega Di Prospero -. Aveva un camino e ha deciso di puntare su quello e l'elettrico per riscaldare casa. Parliamo di casi disperati”, sottolinea.

“Il problema è che anche rateizzando i costi sono altissimi e molte famiglie faticano a pagare le rate senza dimenticare che partita una rateizzazione all'arrivo della successiva fattura questa non è dilazionabile”. Chiaro che per molti il rischio del distacco diventa concreto. Grazie all'attività dello sportello “facciamo una ricognizione del debito complessivo e lo riuniamo così che si possa fare un'unica rateizzazione anche da 50 euro al mese dando respiro a chi è in difficoltà. Un'opportunità che da soli non si potrebbe avere”, sottolinea.

Se è vero che il bonus in bolletta, seppur in ritardo, alla fine è arrivato questo, spiega ancora Di Prospero, non è sufficiente a fronte degli importi che ci si trova in fattura. Sembra che a febbraio un calo ci sarà ed è certamente un dato positivo. Non va però dimenticato che il 40 per cento della diminuzione di cui si parla compenserebbe solo in parte le spese folli cui si è arrivati laddove si parla di aumenti che, negli ultimi mesi, sono stati almeno del 100 per cento.

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