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Giovedì, 25 Aprile 2024
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I figli dei detenuti tornano a giocare la "Partita con papà": un momento di normalità e condivisione

Dopo due anni di stop dovuti torna l'incontro speciale tra genitori e figli e sugli spalti ci saranno tutti i familiari: l'appuntamento è lunedì 13 giugno

Dopo due anni di stop causato dal covid, torna la “Partita con papà” che vedrà scendere in campo due formazioni decisamente d'eccezione: i padri che stanno scontando la loro pena nel carcere di San Donato e i loro figli.

Il progetto è giunto alla sesta edizione ed è promosso dall'associazione Bambinisenzasbarre in collaborazione con il ministero della giustizia (dipartimento dell'amministrazione penitenziaria), il Telefono azzurro e la Croce rossa di Pescara. Questo incontro dal sapore particolare, che vedrà sugli spalti i familiari, si svolgerà lunedì 13 giugno alle 10 nel centro sportivo “New dribbling calcetto” di via Alento. Un progetto sostenuto dalla direttrice Lucia Di Feliciantonio e dall'area giuridico-pedagogica proprio per l'alta valenza rieducativa che vuole rinsaldare il legame genitoriale dei detenuti fuori dalle mura carcerarie e quindi in un contesto “normale” dove vivere un momento di vera condivisione. “Una più stretta relazione tra genitori detenuti e figli può essere una speranza per il futuro e una occasione di riscatto – sottolinea la nota diffusa dalla casa circondariale pescarese - Nella riabilitazione dei detenuti è sancito il diritto a rimanere genitori, a mantenere il legame padre-figlio, tutelato dalla convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che, dicono le statistiche, abbassa la recidiva e la delinquenza intergenerazionale. La possibilità di giocare a calcio con il papà e di condividere questo momento ludico, normale per tutti gli altri bambini, risulta eccezionale per questi bambini e le loro famiglie e rimane a lungo nella loro memoria”.

Un evento quello della “Partita con papà” che si colloca nella campagna europea “Non un mio crimine, ma una mia condanna”del network Cope (Children of prisoners europe). L'iniziativa è stata promossa per la prima volta nel 2015 quando le carceri coinvolte erano 12 con in campo 500 bambini e 250 papa. I numeri sono cresciuti nel tempo con l'ultima partita, quella del 2019, che di carceri ne ha coinvolte ben 68 facendo vivere questo momento di condivisione a 3.150 bambini e 1.700 papà.

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