Cane tripode trovato morto a Fontanelle, dal microchip è del Comune ma nessuno rimuove la carcassa da 5 giorni
La presenza dell'animale nelle campagne del rione pescarese è stata segnalata da una cittadina, ma dopo l'intervento delle associazioni nessuno lo rimuove
Ormai è uno stato avanzato di decomposizione il cane tripode (ha solo 3 zampe) che è stato ritrovato morto 5 giorni fa nelle campagne di Fontanelle a Pescara.
A raccogliere l'appello di una cittadina che segnalava aveva rinvenuto la cagnolina senza vita è stata l'associazione Animalisti Volontari Pescara.
Come fanno sapere i volontari, dal controllo del microchip è emerso come si tratti di un cane intestato al Comune di Pescara, «non ci è dato sapere se fosse un cane reimmesso sul territorio senza referente oppure adottato senza relativo processo burocratico di proprietà».
A provocare il decesso sono stati i morsi di altri cani con una profonda lacerazione all'addome. E, sempre dai controlli sul microchip, aggiungono gli Animalisti Volontari, è emerso come il cane fosse stato catturato in un altro Comune e non risulta nessun referente sul territorio, questo è contro la legge che prevede un referente per i cani di quartiere. È intervenuta la Asl ma accertato che il cane non è morto per avvelenamento lo ha lasciato lì e pare che abbia demandato il recupero della carcassa ad Ambiente spa. La cittadina che ha segnalato, nei giorni successivi ha chiamato la polizia municipale, l'ufficio tutela animali, Ambiente e di nuovo la Asl.
Ma la carcassa giace ancora in quel terreno in avanzato stato di decomposizione e nessuno degli enti chiamati pare possa intervenire.
«A noi, con le poche informazioni giunte», concludono gli Animalisti Volontari, «rimane solo pensare e rammaricarci per la fine di questa creatura già duramente provata dal destino, vissuta probabilmente di stenti e messa a dura prova con la sua disabilità. Neppure la morte le sta concedendo la dignità che ogni essere vivente ha il diritto di avere».