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Uno studente delle medie su cinque in Abruzzo è vittima di bullismo e cyberbullismo: preoccupa l'analfebetizzazione emotiva

Numeri preoccupanti e una situazione di scarsa consapevolezza della gravità dei gesti che si compiono e che segnano profondamente le vittime: di questo si è parlato all'Aurum grazie al Corecom con i professionisti che quella che è ormai un'emergenza l'hanno affrontata davanti a 260 studenti

In Abruzzo un studente delle scuole medie su cinque ha subito atti di bullismo o cyberbullismo con il 20 per cento degli adolescenti che almeno una volta ne è stato vittima. Un dato in crescita rispetto al 2019 quando sul nostro territorio il numero era già alto: 116 i ragazzi vittime di ingiurie minacce e molestie, 114 i minori quelli che hanno subito diffamazione online, 18 le vittime d stalking e 40 le vittime di estorsioni e ricatti sessuali. A questi si aggiungono i 460 minori che hanno dichiarato quattro anni fa di subire cyberbullismo con 52 di loro di età inferiore ai 9 anni.  

Numeri spaventosi quelli dell'osservatorio nazionale Indifesa che sono addirittura peggiorati e che dunque dei due fenomeni, bullismo e cyberbullismo, fanno una vera e propria emergenza. A riportarli dando così una chiara spiegazione del perché del tour “Futuro hub, connessioni digitali” organizzato dal Corecom Abruzzo, è stato il presidente Gisueppe La Rana nel corso dell'incontro sul tema svoltosi all'Aurum di Pescara alla presenza di 260 studenti.

Per chi atti di bullismo e cyberbullismo li subisce prova rabbia, paura, tristezza e mortificazione ha rilevato La Rana parlando di “una situazione fuori controllo” che già nel 2017, ha ricordato, ha portato all'emanazione di una legge ad hoc. “Il cyberbullismo viene punito in modo diverso a seconda della condotta: i minorenni vengono in genere puniti con un’ammenda di 526 euro o con la reclusione fino a 6 mesi; per i maggiorenni le pene sono più gravi: si va da un minimo di 6 mesi fino a un massimo di 5 anni di reclusione, ai quali si aggiungono eventuali risarcimenti del danno procurato alla vittima in sede civile – ha quindi detto agli studenti presenti -. Il bullismo è l’oppio dei giovani che si credono forti ma in realtà sono deboli, fragili, gracili mentalmente. La vera forza è la umanità, restante uniti e scrivere il vostro futuro”.

Tra i presenti all'incontro anche il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri: “noi siamo dei fossili, voi siete il futuro. Nella dinamicità quotidiana che avanza in maniera dirompente, voi siete un pezzo avanti a noi ma dobbiamo stare molto attenti – ha detto -. Un ruolo fondamentale in questa gestione ce l'hanno gli insegnanti, prime sentinelle di un malessere e poi le famiglie. Quello che possiamo fare come istituzione è cercare di entrare in relazione con i ragazzi. Non dovete avere paura, dovete parlare con le persone a voi vicine. Tutti abbiamo avuto compagni di scuola 'stupidini'. Chi sbaglia è il maleducato e il violento, non voi. L'importante è sempre denunciare”. Particolarmente soddisfatti dell'evento il vicesindaco Gianni Santilli che insegnante lo è stato per 40 anni, come lui stesso ha spiegato, e l'avvocato Gaetano Di Tommaso che è anche componente del consiglio d'amministrazione del Corecom.

A parlare delle possibili ragioni che spingono i bulli ad assumere comportamenti sempre più violenze, ha quindi affermato Michele Cascavilla presidente del corso di laurea in ricerca sociale, politiche della sicurezza e criminalità dell'università d'Annunzio possono essere “carenze affettive, la separazione dei genitori, modelli educativi troppo permissivi o troppo rigidi, cattivi esempi”. L'età fa il resto vista che è quella del “non più e ancora” e cioè quella in cui la personalità si sta formando. Per lui insomma anche i bulli vanno compresi e indirizzati.

In questo senso un ruolo fondamentale ce l'ha quindi l'alfabetizzazione emotiva di cui ha parlato ai ragazzi Andrea Pelliccione, commissario capo tecnico psicologo della polizia. “Il mondo del web è senza confini, uno spazio infinito. Lo schermo rende sempre più cattivi”, ha spiegato sottolineando che l'alfabetizzazione emotiva è quel qualcosa che consente “di sentire e di conoscere le emozioni che proviamo e riconoscerle anche negli altri. Nei ragazzi stiamo riscontrando una analfabetizzazione emotiva preoccupante. Nell'era della comunicazione non riusciamo ad alzarci in piedi, all'interno della nostra stessa classe e a dire come ci chiamiamo senza arrossire”. A ricordare quindi che per chi compie atti di bullismo c'è prima l'ammonimento del questore proprio per tentare un percorso di recupero prima che si arrivi ad un procedimento penale, è stata la dirigente del Cocs della polizia postale Elisabetta Narciso che ha ribadito come tutto ciò che va online “si può ritorcere contro di voi”.

A prendere la parola anche Giammaria De Paulis, docente dell'università d'Annunzio e divulgatore scientifico che proprio sull'uso corretto delle tecnologie ha incentrato il suo intervento. “Qualsiasi cosa mettiamo nello smartphone viene amplificato, questo non significa che non si debba usare ma si deve fare con attenzione, dobbiamo stare attenti a quello che mettiamo online, perché non si potrà mai più cancellare”, ha detto.

L'incontro è stato anche l'occasione per il regista Walter Nanni di presentare il progetto “Cineager - tra cinema e teenager”, un docufilm che ha girato insieme “a ragazzi eccezionali nel quartiere Rancitelli – ha raccontato -. Il progetto l'ho chiamato Cineager, con la consapevolezza che è necessario portare il cinema nelle scuole. Abbiamo avviato il corso di cinema con studenti di 4 scuole, girando tre cortometraggi, tra cui uno sul cyberbullismo. Il cinema è la più importante forma di comunicazione che sia stata inventata. Quando cambi scena o inquadratura, puoi cambiare anche il mondo”. Presente all'incontro anche la garante per l'infanzia e l'adolescenza Maria Concetta Falivene. 

L’ultima tappa del tour di “Futuro Hub, Connessioni digitali”, dal titolo “Educare i giovani ad orientarsi tra le insidie della rete: fake news, sexting e nuovi social”, è in programma a Vasto (Chieti) il prossimo 19 maggio.

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