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Pasti caldi e non arrabbiarsi mai: questo il segreto della longevità per Pasquale di Cecco che ha spento 106 candeline

Oltre alla sua numerosa famiglia a festeggiare il traguardo raggiunto dall'anziano che per tutta la vita è stato un contadino, anche il sindaco Carlo Masci

Il segreto della longevità è “mangiare pasti caldi e non inquietarsi mai”. Almeno è quello di Pasquale di Cecco che ha festeggiato nella sua abitazione di San Donato circondato dall'affetto dei suoi familiari, ben 106 anni. Accanto a lui i figli Rocco, Bruno, Maria e Antonio, i sei nipoti Cristian, Tonia, Moira, Orazio, Luca e Debora e i cinque pronipoti Stefano, Dalida, Dana, Micol e Jeferson.
Al brindisi ha partecipato anche il sindaco Carlo Masci che si è complimentato davanti a tutti gli amici presenti donandogli delle preziose immagini di indimenticati artisti della città dannunziana. È stato un contadino modello ed ha lavorato con amore la terra fino al raggiungimento del secolo di vita. I figli, poi, lo hanno invitato al riposo assoluto ma parla ancora molto bene, è attivo per l'intera giornata, dispensa consigli e guarda molto la televisione. “Ho sempre lavorato, rispettando il prossimo, e non esagerando mai – ha detto nonno Pasquale. Sono davvero onorato della visita del sindaco e di una bella festa che mi hanno organizzato i miei figli. Spero di ripeterla l'anno prossimo perchéIl brindisi di Pasqule di Cicco con il sindaco e tutti i familiari per i suoi 106 anni mi sento molto bene”. Non possiamo che augurarglielo.

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