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Bolognano, la replica della Moligean Srl sulla demolizione dei fabbricati: "Non sono a rischio crollo"

Pubblichiamo la replica dell'amministratore unico della società in riferimento all'articolo riguardante l'ordinanza sindacale per la demolizione di una parte dei fabbricati

In merito all’articolo pubblicato in data 2 marzo 2021 dal titolo “Sito inquinato di Bolognano, il sindaco ordina la demolizione dei fabbricati abbandonati Moligean.  Lo ha reso noto il capogruppo alla Regione di Fratelli d'Italia Testa.  Disposta anche la rimozione dei rifiuti presenti attorno e nei fabbricati”  la sottoscritta, in qualità di legale rappresentante di Moligean, ritiene doveroso svolgere le seguenti precisazioni.

Si contesta fermamente che gli immobili della società Moligean siano a rischio crollo. Plurime perizie tecniche hanno confermato la stabilità degli edifici. Le uniche interferenze sotto l’aspetto strutturale potrebbero, semmai, derivare dai lavori di bonifica di Edison, e solo ed esclusivamente per effetto di questi.

Gratuita, infondata e lesiva dell’immagine della società è l’affermazione secondo la quale i fabbricati sarebbero tenuti in uno stato di “incuria”: dopo la scoperta della contaminazione ambientale, l’area è diventata un cantiere, inaccessibile a terzi, e dato in gestione alla Edison. Moligean è stata ingiustamente associata a circostanze di inaudita gravità (“disastro ambientale”, “vergognosa situazione di stallo”) quando, invece, Moligean è parte lesa e doppiamente “vittima” della vicenda di inquinamento ambientale: sia per la contaminazione subita nei propri terreni sia perché la proprietà è bloccata ormai dal 2007, invendibile ed inutilizzabile.

Anche il riferimento ad asseriti “dissidi” – contenuto nell’articolo – deve essere fermamente stigmatizzato perché misconosce che la precedente ordinanza del Sindaco del Comune di Bolognano è stata annullata in sede giudiziaria per palesi carenze amministrative e d’istruttoria.
La recente ordinanza sindacale viene ricondotta ad atto apertamente contrastante con il principio comunitario del “chi inquina paga” perché pretende la distruzione del patrimonio immobiliare, peraltro a spese della Moligean, al solo fine di “facilitare” l’opera del responsabile dell’inquinamento (quando, già dal 2015, la Provincia di Pescara ha chiaramente ordinato ad Edison l’esecuzione di tutte le opere strumentali alla bonifica).

La società non può accettare che le si imputino alcunché in ordine alle tempistiche della bonifica, trattandosi di oneri a lei non riferibili, e ricorda che, lo scorso anno, il Tar in sede cautelare aveva invitato – per ben due volte – il sindaco del Comune di Bolognano a riformulare l’ordinanza, poi annullata, senza tuttavia che vi provvedesse.
Infine, si contestano i richiami alla affermata presenza di – non meglio definiti – rifiuti e si precisa che nei confronti della Moligean non risultano provvedimenti di rimozione di asseriti rifiuti.

Federica Ederle –( Amministratore Unico di Moligean srl)

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