Il sentiero per la cascata della "Cisterna" di Bolognano sarà messo in sicurezza: questa volta i lavori partono davvero
Il sindaco Di Bartolomeo annuncia l'avvio dei lavori rinviati per un vincolo ambientale del parco e assicura il termine in tre mesi per poter tornare a godere di un gioiello abruzzese: l'investimento è di 290 mila euro
L'annuncio era stato fatto a febbraio con i lavori che sarebbero dovuti partire a marzo e la riapertura prevista per l'estate. Così non è stato, ma questa volta si parte davvero con la messa in sicurezza del sentiero panoramico “Cisterna” della riserva naturale della valle dell'Orta.
Ad annunciarlo è il sindaco Guido Di Bartolomeo che sottolinea come il ritardo nell'avvio dei lavori sia stato determinato da “un vincoloimposto dal parco nazionale della Maiella a beneficio di una specie di uccello. Per favorirne il ripopolamento, infatti, fu disposta la sospensione dei lavori dal primo marzo al 30 giugno”. “Si tratta di importanti opere di risanamento e consolidamento, anche della parete rocciosa nel fiume Orta colpita da numerosi eventi franosi – spiega Di Bartolomeo illustrando l'intervento -. A causa dell’elevato rischio di crolli, infatti, il sentiero è inaccessibile da anni. Ricordo come abbia potuto solo parzialmente riaprire, con ordinanza nel 2020, una parte del sito a seguito della sistemazione dei parapetti di protezione su parte del sentiero ma ora, finalmente, si potrà procedere ad una totale azione di opere necessarie atte a garantire un adeguato livello di sicurezza per le persone e per l’ambiente”. “Tengo ad evidenziare quanto l’area in questione sia per il nostro territorio e per l’intero Abruzzo un prezioso patrimonio naturalistico: all’interno del parco si trova una piscina naturale scavata nella roccia, chiamata Cisterna di Bolognano, continuamente rifornita da una cascata d’acqua sorgiva. Lo scenario circostante, di 378 ettari e divenuto protetto nel 1989, comprende un imponente canyon di roccia calcarea il cui percorso è stato scolpito dall’incessante scorrervi delle acque del fiume Orta per milioni di anni. Non a caso – aggiunge il sindaco - la Valle dell’Orta è sempre stata di grande interesse archeologico e non solo e poter riaprire al pubblico un luogo di così tale bellezza è un obiettivo su cui stiamo lavorando dall’inizio dell’insediamento".
"La tutela ambientale è uno dei punti cardine del nostro agire amministrativo e l’utilizzo di queste risorse economiche ci permette di operare con incisività per sanare e prevenire i danni da dissesto idrogeologico. La durata dei lavori si stima in circa tre mesi – conclude Di Bartolomeo - e di certo con l’arrivo del nuovo anno il sentiero tornerà pienamente fruibile per la collettività”.