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Martedì, 23 Aprile 2024
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Approvato all'unanimità il bilancio di previsione 2023 della Provincia di Pescara

L’assemblea dei sindaci e il consiglio provinciale hanno approvato all’unanimità il bilancio di previsione 2023 – 2025 della Provincia di Pescara: presenti 8 consiglieri provinciali su 12

È stato approvato all'unanimità il bilancio di previsione della Provincia di Pescara.
L’annualità 2023 ammonta a 134.485.740,23 euro in entrate e uscite.

Le entrate tributarie ammontano a complessivi 19.253.000 euro di cui 9.650.000,00 euro derivanti dall’imposta sulle assicurazioni (Rca), 7.501.000,00 euro derivanti dall’imposta provinciale di trascrizione degli automezzi al Pra, 2.100.000 euro derivanti dal tributo per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente (Tefa) e 2.000 euro da altre imposte e tasse.

La Provincia non ha provveduto ad innalzare la pressione fiscale e ha confermato le aliquote e le tariffe già applicate per il 2022, cristallizzando sia l’aliquota del tributo provinciale per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente (oggi Tares) al 5% e sia l’imposta provinciale di trascrizione al 30% e sia gli altri tributi.

«Ringrazio tutti i consiglieri provinciali e i sindaci presenti con i quali c’è un rapporto di costante collaborazione e di buona intesa», dice il presidente della Provincia di Pescara, Ottavio De Martinis, «nel bilancio di previsione del 2023 sono previsti fondi importanti per interventi sulle strade e sulle scuole. Sembrava un anno difficile anche in virtù del nuovo bilancio ma con il decreto sisma, la moratoria dei mutui ci ha permesso di avere anche qualche risorsa in più: 600mila da investire in particolare, sullo sfalcio dell’erba e di avere un’attenzione maggiore per il piano neve superando i disagi del passato. Per il personale abbiamo previsto un potenziamento del settore tecnico, soprattutto per l’edilizia scolastica a causa di alcuni pensionamenti previsti durante l’anno. Il bilancio è destinato alle scuole e alle strade e tutto questo lo faremo in maniera sempre più incisiva ascoltando i dirigenti scolastici e i sindaci. Per la prima volta sono previsti in bilancio anche fondi per la polizia provinciale, in particolare, sulle attività di monitoraggio ambientale e sulla individuazione dei responsabili dell’inquinamento di alcuni siti».

Per quanto concerne il titolo II dell’entrata si segnala che dallo Stato vengono trasferiti 19.100.000 euro per il funzionamento dell’ente ma, nell’anno 2023, la Provincia di Pescara dovrà versare allo Stato l’importo di 20.319.000 euro per il contributo alla finanza pubblica: tale voce rappresenta il 54% della spesa corrente e il 15 % del totale delle spese dell’ente. Le entrate extratributarie ammontano a circa 3.140.000 euro e tra queste si annoverano le entrate derivanti dalle verifiche degli impianti termici (1.200.000 euro), le entrate derivanti da attestazione energetiche (190.000 euro circa), i fitti passivi (600.000 euro circa), le entrate inerenti la Cosap (850.000 euro), sovra canone dalla derivazione delle acque (160.000 euro) e altre entrate (140.000 euro circa). 
Tra le entrate in conto capitale si annoverano circa 77,4 milioni di euro, comprensivi delle reiscrizioni effettuate ai sensi del principio della contabilità finanziaria potenziata di cui al decreto legislativo 118/2011, sul versante investimenti. Di questi circa 69.000.000 euro provengono da trasferimenti di capitale da parte di enti pubblici quali Stato e Regione mentre l’importo pari a circa 6.200.000 euro, proviene dalla valorizzazione e/o alienazione degli immobili provinciali.

Queste le previsioni di spesa suddivise per macroaggregati: la spesa di personale è pari a 6.703.000 euro. Tale voce comprende tutte le spese da sostenere per le retribuzioni ordinarie e i contributi accessori del personale di ruolo, per l’Irap, per i buoni pasto, le spese per retribuzioni dei dirigenti. Trattasi di una spesa rigida, poiché generata, perlopiù,  dai contratti stipulati a tempo indeterminato. La spesa per rate mutui e prestiti è pari a 4.537.241,59 euro; tale voce comprende le quote interessi e le quote capitali da rimborsare per l’assunzione di mutui e prestiti obbligazionari precedentemente contratti (quota interesse 657.246,00 euro e quota capitale 3.879.995,59 euro). Si precisa che tali importi si riferiscono ai soli prestiti obbligazionari e al mutuo Ics mentre il pagamento delle rate di ammortamento dei mutui Cdp sono state sospese a seguito delle disposizioni normative di cui all’articolo 1 comma 745 della legge 29 dicembre 2022 numero 97 (legge di bilancio 2023) che ha previsto l’ulteriore differimento del pagamento delle rate dei mutui Cdp (cassa depositi e prestiti) anche per l’annualità 2023.

La previsione per le spese per beni e servizi ivi comprese le spese di funzionamento “Econ” è di  2.780.000 euro e comprende le spese che l’ente sostiene per il funzionamento ordinario e per l’espletamento delle attività istituzionali: sono ricomprese all’interno di tale voce le spese per il riscaldamento (366.000 euro), per l’energia elettrica (802.645,57 euro), le spese telefoniche (109.500 euro), le utenze idriche (210.000 euro), il portierato (168.000 euro), i fitti passivi (81.500 euro), le manutenzioni degli automezzi (99.000 euro), le polizza assicurative (544.263 euro), la pulizia dei locali (63.500 euro), le spese per le tasse e tributi (Imu, Tari) (277.700 euro), le spese postali (43.500 euro), le spese per impianti (34.700 euro) ecc.; la previsione per le quote associative è pari a 24.000 euro e sono relative alla quota Upi, per 11.000 euro, e alla quota Upa per 12.500 euro, alla quota Aran per 500 euro. La previsione per le spese inerenti gli organi istituzionali è pari a 118.000 euro e attiene alla spesa per il collegio dei revisori dei conti (60.000 euro), per il  nucleo di valutazione (6.000 euro), per il rimborso spese ai datori di lavoro dei consiglieri provinciali (2.000 euro) e per l’indennità di funzione per l’esercizio della carica di presidente della Provincia per circa 50.000 euro.

La previsione per le spese legali per incarichi a avvocati esterni è pari a 50.000 euro. La previsione delle spese per passività potenziali previste per l’anno 2023 è pari a 50.000 euro. A tal proposito è opportuno precisare che il fondo rischi costituito a seguito di ricognizione da parte dell’ufficio legale è pari a 992.833 euro la cui copertura finanziaria è assicurata per 861.771,35 euro quale quota accantonata nel Rendiconto 2021, 37.750,37 euro quale quota accantonata nel redigendo Rendiconto 2022 e 50.000 euro quale stanziamento 2023 come sopra riportato;

La previsione di spesa per la funzione scolastica è pari a 818.000 euro e comprende le spese per la manutenzione ordinaria delle strutture scolastiche per circa 440.500 euro, le spese per la ricezione alberghiera degli alunni dell’istituto professionale “De Cecco” per 228.000 euro e infine le spese per il trasporto degli stessi alunni dal convitto alla sede scolastica per 130.000 euro; È opportuno precisare che per la funzione “scuole provinciali” sono stati previsti numerosi interventi di manutenzione straordinaria iscritti nel titolo II della spesa; la previsione di spesa per la funzione viabilità è pari a 565.000 euro e comprende la spesa per la manutenzione ordinaria delle strade provinciali per 500.000 euro, e l’acquisto di beni e servizi per lo sgombero neve per 65.000 euro;

Non da ultimo, fanno ancora sapere dalla Provincia, occorre menzionare i fondi iscritti in bilancio tra cui si annoverano: il fondo di riserva per un importo di 120.000 euro e il fondo crediti di dubbia esigibilità per un importo pari a 719.581,39 euro: si ricorda che quest’ultimo è un fondo da iscrivere nella parte spesa del bilancio, al fine di scongiurare  l’accertamento di entrate future attraverso la costituzione di un vero e proprio fondo rischi diretto ad evitare l’utilizzo di entrate di dubbia e/o difficile esazione. L’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità non può essere oggetto di impegno e genera pertanto un’economia di bilancio che confluisce nel risultato di amministrazione come quota accantonata. Il fondo passività contenzioso per un importo pari a 50.000 euro la cui costituzione è stata prevista in base al principio contabile applicato della contabilità finanziaria.

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