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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Bando del Comune di Spoltore sulle morosità incolpevoli, scadenza il 18 gennaio

I destinatari sono gli inquilini che abbiano subìto una consistente perdita di reddito dopo aver perso il lavoro o un familiare

Scade dopodomani, lunedì 18 gennaio, il bando pubblicato dal Comune di Spoltore sulle morosità incolpevoli.
Tramite questa procedura di può accedere al fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli che è destinato a chi dopo aver perso un lavoro o per la scomparsa di un familiare subisce una consistente perdita di reddito.

«Cerchiamo di alleviare ad alcune famiglie le difficoltà, drammatiche, che stiamo vivendo», spiega l'assessore alle Politiche Sociali, Carlo Cacciatore.

Il fondo a disposizione del Comune è dedicato ai titolari di contratti di locazione immobiliare a uso abitativo, soggetti ad atto di sfratto per morosità incolpevole, con citazione della convalida (sfratto esecutivo): a loro saranno concessi contributi atti a sanare la morosità incolpevole causata dalla perdita o dalla consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare. È possibile in caso di licenziamento, accordi aziendali o sindacali che riducano l'orario di lavoro, in alcuni casi di cassa integrazione, per il mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici, cessazione di attività libero professionali o malattia grave che impedisca il lavoro.

Questi i requisiti per l’ammissione al beneficio:

  • possesso della cittadinanza italiana, di un paese Ue, o possesso di un regolare titolo di soggiorno;
  • residenza nel Comune di Spoltore;
  • titolarità di un contratto di locazione di una unità immobiliare a uso abitativo regolarmente registrato e residenza nell’alloggio oggetto della procedura di rilascio da almeno un anno;
  • destinatari di un atto di intimazione di sfratto per morosità, con citazione per la convalida;
  • non titolarità di diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione nella provincia di residenza, di altro immobile fruibile;
  • reddito Isee (secondo la nuova normativa) non superiore a 35 mila euro o un reddito derivante da regolare attività lavorativa con un valore Isee non superiore a 26 mila euro.

Il bando stabilisce che per l’assegnazione dei contributi saranno utilizzati criteri preferenziali cumulabili fra loro, come, a titolo di esempio, la presenza nel nucleo familiare di una persona con invalidità accertata per almeno il 74% o la presenza nel nucleo di minori.

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