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La rabbia degli autotrasportatori: “Con il coronavirus ci chiudono i bagni sui camion”

L'associazione dice di essere «in possesso di ordinanze, emanate da alcune grandi piattaforme distributrici o aziende che stanno in Abruzzo, di divieto d’ingresso agli autotrasportatori all’interno dei propri servizi igienici»

Esplode la rabbia degli autotrasportatori, che denunciano: “Con il coronavirus ci chiudono i bagni sui camion”. Ecco cosa afferma il presidente regionale di Cna Fita Abruzzo, Gianluca Carota:

«Ci risulta che in questo momento di particolare gravità per la vita del Paese, in Abruzzo alcune aziende stiano adottando misure restrittive, assurde e ingiustificate, nei confronti di una categoria chiamata invece ad uno sforzo immane per garantire ai cittadini e imprese approvvigionamenti di merci e materiali essenziali. Così, mentre fioccano i complimenti per l’abnegazione e il sacrificio, ci si chiudono in faccia perfino le porte dei bagni».

L'associazione dice infatti di essere «in possesso di ordinanze, emanate da alcune grandi piattaforme distributrici o aziende che stanno in Abruzzo, di divieto d’ingresso agli autotrasportatori all’interno dei propri servizi igienici»:

«Una misura assurda, che impedisce a lavoratori che si stanno sobbarcando fatiche immani per il funzionamento dell’Italia di operare in condizione di serenità, salute e sicurezza».

Cnq Fita, dunque, chiede alle autorità di pubblica sicurezza di rimuovere «questi assurdi divieti».

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