Aumento tariffe mense scolastiche, i sindacati annunciano la mobilitazione: "A rischio il lavoro degli addetti e le addette al servizio"
Filcams Cgil Pescara e UilTucs Abruzzo chiedono "interventi decisivi" per tutelare i lavoratori che "già vivono sotto la soglia di povertà" visto che dal 2024 saranno applicate le nuove tariffe
Le rassicurazioni del vicesindaco Gianni Santilli alla Filcams Cgil Pescara e la UilTucs Abruzzo sugli aumenti delle mense scolastiche non bastano. Sebbene da Palazzo di Città sia già arrivata la replica al centrosinistra che ha denunciato gli aumenti, sul fatto che questi saranno applicati dal 2024 e solo alle fasce medio-alte, il rischio che il servizio subisca una riduzione per i sindacati c'è e con esso, questo l'allarme che lanciano, anche che a rischio finiscano i lavoratori e le lavoratrici della società cui è stato affidato l'appalto del servizio. Se risposte chiare per gli addetti alle mense non arriveranno, annunciano i segretari Attilio Petrella (Filcams Cgil) e Bruno Di Federico (UilTucs),partirà la mobilitazione.
“Un’indicazione nell’avviso pubblico del Comune rivolto ai genitori per iscrivere i propri figli al servizio mensa delle scuole dell’infanzia, primarie e medie a tempo pieno per l’anno scolastico 2023-2024 con riferimento alla delibera 891 del 26 novembre 2021, di fatti sancisce un aumento delle tariffe, a partire da gennaio 2024, che raddoppierà il costo ai danni delle famiglie” e questo per Cgil e UilTucs è “un fatto molto grave che, probabilmente, indurrà molti cittadini a rinunciare al servizio mensa per i propri figli”.
“Sono 120 circa lavoratrici e lavoratori impiegati, tutti part-time involontari che per ovvi motivi legati alla possibile riduzione dei pasti, potrebbero subire un taglio considerevole delle ore di lavoro e di conseguenza dei loro redditi, molti dei quali già al di sotto della soglia di povertà”, denunciano quindi le sigle sindacali”.
“Tutto questo è inaccettabile – tuonano Cgil e UilTucs -. Alle autorità competenti chiediamo interventi decisi per evitare possibili tagli alle ore del personale impiegato. In attesa di sviluppi, rimanendo vigili sulla questione, comunichiamo sin da subito che nel caso in cui non vengano fornite garanzie occupazionali e reddituali alle addette e agli addetti del servizio mensa – concludono -, siamo pronti a mobilitarci al fine di sostenere e dare voce a chi cerca di sopravvivere lavorando nell’ambito di questo appalto”.