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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Risale la curva dei contagi da Covid, a Pescara 628 casi ogni 100 mila abitanti

Ad aggiornare la situazione relativamente ai contagi da Coronavirus è la Fondazione Gimbe con la rilevazione settimanale

Un aumento dei nuovi casi di contagio da Covid-19 nella settimana 9-15 marzo.
È quello che emerge dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rispetto a quella precedente, come riferisce l'agenzia Dire.

Un aumento di nuovi casi (379.792 vs 279.555, pari a +35,9%) e una diminuzione dei decessi (976 vs 1.201, pari a -18,7%, di cui 79 riferiti a periodi precedenti).

In aumento anche i casi attualmente positivi (1.036.124 vs 1.011.521, +24.603, pari a +2,4%) e le persone in isolamento domiciliare (1.027.149 vs 1.002.153, +24.996, pari a +2,5%), mentre sono in calo i ricoveri con sintomi (8.473 vs 8.776, -303, pari a -3,5%) e le terapie intensive (502 vs 592, -90, pari a -15,2%). Il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, dichiara che «dopo cinque settimane di calo e l'arresto della discesa la scorsa settimana, si inverte nettamente la curva dei nuovi casi settimanali, che si attestano intorno a quota 379mila, con un incremento del 35,9% e una media mobile a 7 giorni che sale da circa 40mila casi dell'8 marzo ad oltre 54mila il 15 marzo, pari a +30,3». Cartabellotta sottolinea che si tratta di «un'inversione di tendenza che riconosce diverse cause: dal rilassamento della popolazione alla diffusione della più contagiosa variante omicron BA.2, dal calo della protezione vaccinale nei confronti dell'infezione alla persistenza di basse temperature che costringono ad attività al chiuso'. Nella settimana 9-15 marzo si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi in tutte le regioni ad eccezione della Valle d'Aosta: dal +70% dell'Umbria al +3% del Molise. In tutte le province, tranne Isernia ed Aosta, si registra un incremento percentuale dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente».

Salgono da 48 a 66 le province con incidenza superiore a 500 casi per 100.000 abitanti (tra queste anche Pescara), di cui ben 17 superano quota 1.000 casi per 100.000 abitanti: Lecce (1.423), Perugia (1.362), Crotone (1.290), Terni (1.262), Agrigento (1.260), Reggio di Calabria (1.170), Siena (1.135), Ragusa (1.123), Grosseto (1.088), Vibo Valentia (1.059), Ascoli Piceno (1.056), Oristano (1.035), Sassari (1.034), Fermo (1.030), Trapani (1.025), Messina (1.009), Lucca (1.004), Matera (965), Arezzo (943), Rieti (938), Frosinone (904), Benevento (872), Latina (871), Palermo (871), Avellino (865), Caltanissetta (856), Cosenza (848), Macerata (837), Livorno (833), Ancona (830), Siracusa (826), Teramo (799), Massa Carrara (799), Bari (789), L'Aquila (780), Bolzano (777), Caserta (774), Venezia (771), Enna (770), Viterbo (762), Roma (749), Brindisi (737), Potenza(736), Foggia (733), Cagliari (733), Padova (728), Pisa (714), Taranto (696), Campobasso (693), Chieti (671), Barletta-Andria-Trani (665), Salerno (659), Pescara (628), Vicenza (599), La Spezia (596), Genova (588), Catanzaro (583), sud Sardegna (576), Trieste (563), Rovigo (557), Firenze (552), Pesaro e Urbino (544), Napoli (543), Treviso (528), Catania (512) e Isernia (503). Dopo 7 settimane di calo, si registra un lieve aumento del numero dei tamponi totali (+8,4%): da 2.632.634 della settimana 2-8 marzo 2022 a 2.852.637 della settimana 9-15 marzo 2022. In particolare i tamponi rapidi sono aumentati del 9,9% (+196.780) e quelli molecolari del 3,6% (+23.223). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività dei tamponi molecolari sale dal 9,6% all'11,4%, mentre quella degli antigenici rapidi dall'11,0% al 14%.

La responsabile ricerca sui servizi sanitari della Fondazione Gimbe, Renata Gili, spiega che «sul fronte degli ospedali si rileva un'ulteriore riduzione dei posti letto occupati da pazienti Covid in terapia intensiva (-15,2%), mentre l'incremento del numero di nuovi casi frena la discesa di quelli in area medica, pari a -3,5%». In particolare, in area critica dal picco di 1.717 del 17 gennaio i ricoveri scendono a 502 il 15 marzo; in area medica dal picco di 19.913 del 31 gennaio i ricoveri sono scesi al minimo di 8.234 il 12 marzo per poi risalire raggiungendo quota 8.473 il 15 marzo. Al 15 marzo il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 13% in area medica e del 5,3% in area critica. Abruzzo, Basilicata, Calabria, Puglia, Sardegna, Sicilia e Umbria superano la soglia del 15% in area medica, con la regione Calabria che arriva al 29,7%; nessuna regione va oltre la soglia del 10% in area critica. Il direttore operativo della Fondazione Gimbe, Marco Mosti, sottolinea che «dopo due mesi di riduzione si stabilizza il numero degli ingressi giornalieri in terapia intensiva la cui media mobile a 7 giorni si attesta a 41 ingressi/die rispetto ai 43 della settimana precedente».

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