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Attività pastorali e catechesi nelle chiese, la Ceam consiglia “una consapevole prudenza”

Il presidente Bruno Forte raccomanda l’applicazione dei protocolli indicati dalle autorità con una “particolare attenzione a non disperdere la cura verso la persona e le relazioni, con il coinvolgimento delle famiglie, anche attraverso l’uso del digitale”

Attività pastorali e catechesi nelle chiese, la conferenza episcopale abruzzese-molisana consiglia “una consapevole prudenza”. Il presidente della Ceam Bruno Forte, arcivescovo della diocesi di Chieti-Vasto, raccomanda l’applicazione dei protocolli indicati dalle autorità con una “particolare attenzione a non disperdere la cura verso la persona e le relazioni, con il coinvolgimento delle famiglie, anche attraverso l’uso del digitale”.

Ciò vale innanzitutto per le celebrazioni in presenza, che continuano osservando tutte le disposizioni e precauzioni indicate e già messe in atto. In particolare riguardo alla catechesi "si ritiene che, laddove ci sono le condizioni necessarie di spazi e di catechisti disponibili, osservando le misure precauzionali note e sanificando di volta in volta gli ambienti, le attività in presenza sono di certo più incisive, specie per i più piccoli".

Se, in futuro, dovessero essere istituite zone rosse regionali o locali bisognerà “evitare momenti in presenza favorendo, con creatività, modalità d’incontro già sperimentate nei mesi precedenti e ponendo la dovuta attenzione alle varie fasce di età”.

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