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Università, Ater e Comune insieme per riqualificare i quartieri popolari: si parte da via Tavo e via Trigno

Un tour di sopralluoghi quello che calendarizzerà l'assessore Del Trecco con l'Azienda territoriale all'edilizia pubblica e gli studenti di architettura: dai piccoli ai grandi interventi saranno loro a redigere i progetti per trasformare gli spazi comuni da luoghi di degrado a luoghi di condivisione. Il primo riguarderà i portici delle due vie dove è stato fatto il sopralluogo

Quello di via Rigopiano è solo il primo di una serie di sopralluoghi nei quartieri popolari della città: l'obiettivo è trasformare i luoghi di degrado in luoghi di incontro e socializzazione riqualificando gli spazi comuni delle palazzine di edilizia residenziale pubblica con i progetto che realizzeranno i ragazzi del dipartimento di Architettura dell'università d'Annunzio. Il primo, se ci sarà il sì degli uffici tecnici, sarà la chiusura degli androni e dei portici delle abitazioni di via Tavo-via Trigno facendo di quegli spazi “oggi inutili e spesso oggetto di incuria, aree utilizzabili come spazi condominiali per riunioni o per la localizzazione di servizi comuni”.

Ad annunciarlo è stato l'assessore comunale alle Politiche della casa Isabella Del Trecco nel corso di un sopralluogo tenutosi proprio in via Trigno e in via Tavo. Un ulteriore tassello nel progetto “Laboratorio urbano” che coinvolge gli studenti di architettura e nato proprio dal confronto avuto con l'Ater sul posto. “Abbiamo verificato le condizioni di alcune abitazioni che non presentano, fortunatamente, situazioni emergenziali ma piccole necessità di manutenzione ordinaria, in un confronto collaborativo con gli stessi residenti”, sottolinea Del Trecco.

Diversi dunque i sopralluoghi che saranno programmati nei quartieri popolari per verificare con i tecnici comunali e quelli dell'Ater che e è proprietaria, quali interventi si possono fare e quindi programmarli. “Spesso – spiega ancora l'assessore comunale – si tratta di piccoli aggiustamenti che però sono utili a restituire tranquillità ai residenti che sentono più vicine le istituzioni”.

“Stileremo un calendario settimanale di tali verifiche, anche sulla scorta delle richieste e delle segnalazioni che riceviamo in Comune o che vengono indirizzate direttamente all’Ater e a tal proposito chiediamo ai cittadini di inviare le proprie necessità, andremo casa per casa per accertare l’eventuale danno a un infisso, a una porta o situazioni di infiltrazione, accertamenti necessari innanzitutto per la prossima programmazione di bilancio e poi per eliminare qualunque situazione di disagio in vista dell’arrivo dell’inverno”, fa quindi sapere Del Trecco.

“Abbiamo cominciato dagli stabili di via Tavo e via Trigno, soffermandoci sulla criticità che ha visto la mobilitazione della maggior parte dei residenti, ovvero la necessità di studiare un nuovo utilizzo degli androni-portici dei palazzi, oggi spazi aperti e inutilizzabili, fatto salvo per coloro che li usano per lasciarvi i rifiuti in modo selvaggio, creando un disagio generalizzato, nonostante il costante impegno degli operatori di Ambiente a ripulire quegli spazi, oppure per abbandonarvi bici e scooter. A questo punto, alla presenza dell’Ater, abbiamo richiesto la predisposizione di un progetto da parte del dipartimento dell'università d’Annunzio, lo stesso che si sta occupando della progettazione di via Rigopiano, per chiudere in modo definitivo i portici, trasformando e creando spazi di riunione e aggregazione condominiale a disposizione di tutti o per localizzarvi servizi comuni e condivisi. Un progetto a basso costo e di facile realizzazione. L’occasione – conclude - è stata utile anche per effettuare le prime verifiche su alcune abitazioni che presentano infiltrazioni lievi causate da danni alle grondaie e su cui interverremo tempestivamente”.

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