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Martedì, 23 Aprile 2024
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Assolti gli attivisti del comitato "Salviamo gli alberi", vennero denunciati dal Comune per interruzione di servizio pubblico

I 6 ambientalisti furono protagonisti, nel 2016, di manifestazioni per evitare il taglio, ritenuto sconsiderato, di centinaia di alberi del capoluogo adriatico

Tutti assolti perché il fatto non sussiste i 6 attivisti del comitato "Salviamo gli alberi-Pescara" che vennero denunciato dall'allora amministrazione comunale del sindaco Alessandrini per interruzione di servizio pubblico.
I 6 ambientalisti furono protagonisti, nel 2016, di manifestazioni per evitare il taglio, ritenuto sconsiderato, di centinaia di alberi del capoluogo adriatico.

Gli assolti (con formula piena) sono Massimo Melizzi (presidente di Pescara Punto Zero), Caterina Artese, Simona PieramicoJunio Araneo, Loredana di Paola e Raffaello Caiano che hanno assistito alla sentenza di un processo durato quasi 5 anni. Si opposero per evitare il taglio di più di 150 alberi tra pini, pioppi e querce.

L'udienza si è tenuta nel pomeriggio di oggi, lunedì 30 novembre. Questo quanto scrivono in un nota gli attivisti: «Da sottolineare che nel periodo in questione, l'amministrazione di Pescara guidata dal sindaco Alessandrini, da un lato aveva assunto un atteggiamento "di confronto dialogante" che in realtà nascondeva una volontà persecutoria e repressiva. Infatti, dopo qualche tempo dal termine delle manifestazioni e della mobilitazione, alcuni di noi (Massimo Melizzi della scrivente associazione, Loredana di Paola del Forum H2O, Junio Araneo, Simona Pieramico, Caterina Artese e Raffaello Caiano di SpazioPiù) si sono visti recapitare la famosa cartolina di avviso di garanzia. Dopo la sorpresa e lo sgomento, sono passati 5 anni tra udienze, rinvii e preoccupazioni, per terminare in un grosso buco nell'acqua e in una pessima figura delle istituzioni. Del resto, non potevamo aspettarci altro da chi, a livello locale come nazionale, ha trattato Tav, Tap e in generale la tutela ambientale come un'appendice malata delle proprie politiche filocapitaliste. Noi proseguiremo a testa alta e senza paura, per la Costituzione, per la tutela del paesaggio, in difesa dei beni comuni. Un ringraziamento speciale a chi ci è stato vicino in questi anni, all'avvocato Salvatore Acerbo e Gianni Piscione, a Simona Barba, Flavia di Luzio, Zuleika Manari e Augusto de Sanctis per la loro testimonianza, e alla rete di associazioni che ancora si batte per il verde pubblico».

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