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La replica della Asl sul centro diurno per pazienti psichiatrici in via Vespucci: "Non ha i requisiti per svolgere attività sanitaria h24"

I vertici della Asl di Pescara intervengono in merito al dibattito per la probabile chiusura, fra pochi giorni, del centro diurno per l'assistenza di pazienti psichiatrici

La direzione della Asl di Pescara interviene con alcune precisazioni riguardanti il centro diurno per pazienti psichiatrici in via Vespucci che si avvia alla chiusura a fine mese. La Asl ha spiegato che il centro è stato creato nel 2014 prevedendo ricoveri di breve durata e assistenza h24.

"Tale tipologia di struttura non è prevista dall’attuale normativa nazionale e regionale, secondo cui sono stabilite quattro tipologie di strutture residenziali psichiatriche ben definite nei contenuti riabilitativi e nei requisiti strutturali e di personale.

L’immobile ove attualmente ha sede il centro diurno integrato di via Vespucci a Pescara, non di proprietà della Asl, ma acquisito con contratto di locazione direttamente dalla cooperativa la Rondine, non ha i requisiti strutturali per svolgere attività sanitarie di una struttura con assistenza h24."

Per questo, proseguono i vertici dell'azienda sanitaria, dovendo garantire la congrua assistenza ai pazienti presi in carico dalla Asl rispettando le normative, e accertato che la struttura non rispondeva ai requisiti di nessuna tipologia residenziale, si è proceduto all'individuazione delle strutture e dei servizi residenziali e semiresidenziali più appropriati, con l'obettivo di reperire a stretto giro tutte le ulteriori strutture necessarie a consentire un’assistenza di qualità.

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