Maxi-operazione antiusura, Codici lancia l'allarme e rafforza le azioni in difesa dei cittadini e degli imprenditori
La sezione nazionale dell'associazione presenta un esposto in procura in difese delle vittime dopo gli arresti della finanza pescarese che ha sgominato la "Società foggiana" e si complimenta con le forze dell'ordine per l'importante operazione compiuta
Un'operazione che ha avuto un'eco nazionale arrivando anche alla sezione nazionale dell'associazione che opera anche sul nostro territorio. “Un’operazione brillante e importantissima – dichiara il segretario nazionale di Codici Ivano Giacomelli – che ha portato alla luce gli affari del clan nel pescarese. Parliamo di usura, estorsione, ricettazione e intestazione fittizia di beni. Il giro di affari è impressionante, così come l’infiltrazione della cosca foggiana nel tessuto socioeconomico di Pescara. Addirittura, in un caso i tassi di interesse hanno raggiunto il 600 per cento al mese per un prestito di 100mila euro. Minacce e aggressioni completano un quadro terribile. Un incubo che fortunatamente è finito – sottolinea -. Adesso è il momento di andare in aula e difendere le vittime, ed è quello che siamo pronti a fare. Al tempo stesso, questa operazione ripropone la necessità di rafforzare non solo l’attività di prevenzione e di contrasto delle infiltrazioni criminali, ma anche gli strumenti di sostegno di cittadini ed imprenditori minacciati dall’usura”.
Chiunque sia vittima di usura può quindi rivolgersi all'associazione che oltre al referente sul territorio è contattatile direttamente nella sede romana chiamando lo 06 5571996 o scrivendo all’indirizzo segreteria.sportello@codici.org.