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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Parco e sede unica della regione nell'area di risulta, vittoria della Soa: per la variante al progetto serve la Valutazione strategica ambientale

Le osservazioni depositate cambiano le carte in tavola, ma per la Stazione ornitologica abruzzese resta "surreale" la posizione dell'amministrazione: "Basta ridurre il verde per fare spazio al cemento: il territorio pescarese è già per il 50 per cento cementificato"

“Il comune di Pescara da un lato pretende di escludere totalmente qualsiasi procedura di Valutazione ambientale (Via) sulla nuova variante al progetto del parco centrale sulle aree di risulta finalizzata a ridurre le aree verdi per far edificare la nuova sede della regione, ma dall'altro solo a seguito delle puntuali osservazioni della Soa (Stazione ornitologica abruzzese) depositate in regione, è costretto ad ammettere che bisognerà comunque fare la Verifica di assoggettabilità a Valutazione ambientale strategica sulla variante urbanistica del piano”.

Lo fa sapere la stessa associazione alla vigilia della riunione del comitato Via che dovrà decidere sulla richiesta del Comune di poter variare il progetto “già esaminato in passato dal comitato senza attivare la procedura di Verifica di assoggettabilità a Via. L'ente sostiene incredibilmente che tagliare il parco originariamente previsto per inserire migliaia di metri cubi di cemento in pieno centro a Pescara è addirittura un intervento migliorativo dal punto di vista ambientale”, chiosa la Soa rilevando che secondo i dati Ispra il territorio attualmente cementificato è già del 50 per cento, una quantità “già ora totalmente insostenibile. In piena crisi climatica bisogna piantare quanti più alberi e non svilire uno dei pochi progetti che va in questa direzione appesantendo con nuovo cemento un centro già congestionato dal traffico”.

Una situazione “surreale” per il consigliere della Soa Augusto De Sanctis. “Da sempre e per banale logica si valutano ambientalmente prima i piani urbanistici e poi i singoli progetti che vengono calati nella pianificazione – dichiara -. Qui si vuole pretendere di fare il contrario. Prima si vuole escludere una valutazione ambientale sul progetto, poi obtorto collo si deve ammettere che si deve valutare ambientalmente il piano che lo contiene. È come esaminare prima un progetto di un palazzo e poi valutare la modifica del piano regolatore che lo consente. Costruire in pieno centro la sede della regione è un errore e la procedura ambientale che il comune vuole evitare serve proprio a valutare tutte le alternative localizzative anche attraverso la partecipazione dei cittadini. A Pescara – conclude - abbiamo tante aree cementificate dismesse e abbandonate in periferia, connesse a ferrovia e snodi di viabilità, la Regione vada lì regalando finalmente un parco al centro della città”.

Sul progetto contro cui in tanti si sono scagliati, il 12 dicembre si terrà un consiglio comunale straordinario.

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