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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Mai più rubinetti a secco con "Bandiera Abruzzo", il progetto da 55 milioni per garantire l'approvvigionamento

Ampliamento della rete idrica e potabilizzazione, questo l'obiettivo del progetto strategico presentato all'Aurum e che avrà importanti ricadute per il pescarese: entro il 2025 la fine dei lavori

Evitare periodi di criticità e trovarsi quindi con i rubinetti a secco. Questo lo scopo del progetto “Bandiera Abruzzo” che, nel pescarese, prevede un cantiere da 55 milioni di euro per l'ampliamento dell'impianto di potabilizzazione di Montorio al Vomano e la realizzazione della condotta adduttrice per l'approvvigionamento idrico del sub-ambito pescarese.

Il via dei lavori è previsto nel terzo quadrimestre 2023 mentre il cronoprogramma prevede la conclusione dell'opera nel terzo quadrimestre 2025. La fase di collaudo per l’entrata in esercizio dell’opera si concluderà entro il primo quadrimestre 2026.

Il progetto è stato oggetto nei giorni scorso di un protocollo d'Intesa tra il presidente del consiglio dei ministri, il ministro per gli affari regionali e le autonomie, il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e la Regione Abruzzo. Un progetto “bandiera” appunto che punta al potenziamento delle reti idrico di tutto il territorio e che vede come partner l'Ersi Abruzzo e la Ruzzo Reti. Un intervento che riguarderà i comuni di Montorio al Vomano, Castellalto, Notaresco, Morro d'Oro, Roseto degli Abruzzi e Pineto e che avrà un importante ricaduta sulla città di Pescara così come su Città Sant'Angelo, Montesilvano e Spoltore per restare nella provincia, coltre che per i comuni di Francavilla al Mare e San Giovanni Teatino. Si tratta infatti della realizzazione della terza linea da 730 litri al secondo all'interno dell'impianto di potabilizzazione di Montorio. L'obiettivo è quello di soddisfare il fabbisogno idropotabile di una popolazione superiore a 250mila abitanti, con un volume di acqua trattata di oltre 63mila metri cubi al giorno. Un progetto già cantierabile finanziato per 27 milioni dal protocollo d'intesa, per 3 milioni dalla Ruzzo Reti e per 25 milioni da un finanziamento derivato dal contratto istituzionale di sviluppo (Cis) “Acqua bene comune”.

“E’ importante sottolineare come si tratti di un intervento strategico per il sistema complessivo della distribuzione idrica in Abruzzo – dichiara il presidente della Regione Marco Marsilio -e non è affatto un caso se abbiamo deciso di puntare proprio sull'approvvigionamento idrico come priorità numero uno nell'ambito del piano nazionale di ripresa e resilienza (pnrr) e non soltanto”. “Abbiamo puntato sull'acqua poiché riteniamo che sia una vergogna che una regione a vocazione turistica come l'Abruzzo, in questi anni, si sia ritrovata, soprattutto in estate, a fare i conti con l'acqua razionata negli alberghi e nelle seconde case. E' inaccettabile, per una società moderna ed evoluta, non avere a disposizione acqua potabile per tutto il giorno”, aggiunge ricordiamo che proprio interesse è dimostrato anche dall'istituzione della Commissione regionale d'inchiesta istituita dal consiglio regionale. Commissione che ha lo scopo di individuare problemi e soluzioni alla scarsità di approvvigionamento idrico”. “Per la prima volta – conclude Marsilio - si realizzerà una rete idrica efficiente, interconnessa e capace di supplire anche ad emergenze momentanee, che siano stagionali o legate a guasti, rispetto alle quali oggi possiamo intervenire solo attraverso razionamenti delle portata idrica”.

La risorsa da potabilizzare viene derivata da uno sbarramento dell'Enel nell'invaso di Piaganini nel comune di Fano Adriano. La capacità di trattamento dell'impianto di potabilizzazione esistente viene portata dagli attuali 1460 ai futuri 2190 litri al secondo. Invece, l'alimentazione del sub-ambito pescarese avverrà con la consegna dell'acqua all'Aca nel serbatoio di Colle Morino nel comune di Pineto.

Il vicepresidente della giunta Emanuele Imprudente ricorda che la strategia messa in campo si è avviata con il progetto di messa insicurezza del sistema idrico del Gran Sasso cui lavora il commissario nominato e che ha visto l'impegno di 120 milioni di euro. Ora la terza rete per scongiurare problemi di approvvigionamento. “Tale potenziamento - dichiara - servirà a costruire una rete specifica che porterà l'acqua a tutto il versante pescarese ed a quello chietino. Oltre 730 litri al secondo – ha spiegato Imprudente - rappresentano quel valore aggiunto che, una volta realizzata l’opera, ci consentiranno di sopperire alle criticità che si sono manifestate nel corso degli anni. Si tratta di una strategia complessiva che prevede anche un finanziamento di circa 50 milioni di euro per la ricerca delle perdite idriche e per la digitalizzazione delle reti”.

Per il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri la dimostrazione di come si sia voltato pagina con la nomina di Giovanna Brandelli ad amministratore unico dell'Aca (Azienda comprensoriale acquedottistica) e un progetto che permetterà di affrontare l'estate 2022 con più tranquillità. “La disponibilità di acqua potabile è un diritto per il cittadino e un dovere per chi amministra – afferma -. Il nostro impegno mira a garantire entrambi dirottando risorse fondamentali su opere strategiche, tecnicamente e strutturalmente ineccepibili che finalmente dovrebbero proiettarci in una fase nuova relativamente alla gestione della distribuzione dell’acqua, passando dall’emergenza straordinaria alla tranquillità ordinaria. “Parliamo - aggiunge - di un cantiere enorme che ci permetterà di risolvere in modo definitivo le problematiche inerenti le disponibilità idriche nei periodi di massima richiesta”.

“Il potenziamento del sistema idrico regionale è il frutto di un’attenta programmazione portata avanti dal governo Marsilio sin dal suo insediamento – dichiara il deputato di Fratelli d'Italia Guerino Testa -. Finalmente si andranno ad affrontare concretamente annose criticità che affliggono i nostri territori, primo tra tutti quello dell’approvvigionamento di acqua. Di grande rilevanza, in questo senso, è certamente il contenimento delle continue crisi idriche che riguarda anche la città di Pescara. Avere a disposizione un sistema efficiente garantisce infrastrutture più adeguate e rispondenti alle reali esigenze della collettività, riducendo al tempo stesso il gap tra le aree abruzzesi. E’ in questa direzione che continueremo a lavorare pianificando tutti gli interventi necessari per rendere la nostra regione sempre più all’avanguardia”, conclude.

Oltre ai rappresentanti istituzionali citati e la presidente dell'Aca Brandelli, alla presentazione del progetto erano presenti la presidente di Ruzzo Reti Alessia Cognitti, il presidente di Sasi (Società abruzzese servizio idrico) Gianfranco Basterebbe, l'assessore regionale allo sviluppo economico e il turismo Daniele D'Amario, il sottosegretario alle infrastrutture Umberto D'Annuntiis e il direttore generale della Regione, Antonio Sorgi.

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