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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Pineta dannunziana, gli ambientalisti: "Associazioni e cittadini fuori da ogni decisione e partecipazione"

Le associazioni che si occupano di verde commentano l'esito del consiglio comunale che si è svolto all'Aurum

«Le associazione e i cittadini rimangono fuori da ogni decisione e partecipazione».
A dirlo sono gli ambientalisti commentando l'esito del consiglio comunale straordinario sulla pineta dannunziana che si è tenuto l'altro ieri, martedì 14 settembre, all'Aurum.

«Il consiglio comunale del 14 settembre è un'occasione mancata», si legge in una nota della associazioni del Coordinamento Salviamo gli Alberi di Pescara, «noi registriamo con favore la convergenza dichiarata sulla difesa della Riserva - Pineta dannunziana con le sue caratteristiche di naturalità riconosciute dalla legge, respingendo le posizioni liquidatorie che volevano individuare il rischio nella sua stessa esistenza e ridurre l’area a giardino ornamentale. Ma oltre questo non si è andati; si sono ripetute formule di rito, si è riconfermata la chiusura al dialogo e alla partecipazione, disattendendo nella sostanza il diritto dei cittadini a prendere parte alle scelte ambientali che li riguardano e di condividere appieno le politiche verdi del governo della città, come la legge stabilisce (legge 195/2005, convenzione di Aarhus, testo unico ambientale decreto legislativo 152/2006)».

Questo aggiungono ancora gli ambientalisti: «Le associazioni del Coordinamento Salviamo gli Alberi di Pescara ancora una volta sono state tenute fuori da ogni tipo di dialogo. A dire del sindaco, l’incendio è venuto fuori solo dal grande caldo senza possibilità di contrasto, tacendo sulle annose carenze di manutenzione e prevenzione; abbiamo ascoltato discorsi già sentiti, posizioni già assunte da tempo e che ignorano le pagine e pagine di osservazioni che le associazioni del Coordinamento Salviamo gli Alberi hanno prodotto fino a oggi. Nel consiglio aperto, indetto grazie all’iniziativa del M5s cittadino, il Coordinamento Salviamo gli Alberi ha partecipato con ben 8 interventi di spessore scientifico, sociale, politico. Niente di ciò che è stato esposto, consigliato, richiesto, è servito per le basi di un nuovo percorso. La giunta presente, nonostante le dichiarazioni, ha dimostrato di non avere propensione all’ascolto».

«Per il sindaco Masci», concludono le associazioni, «le  tante associazioni del Coordinamento SalviAmo gli Alberi di Pescara, che lavorano insieme dal 2016 per la salvaguardia del bene comune, apportando sempre uno sguardo specialistico e approfondito sulla questione, non sono da coinvolgere nel processo partecipativo del “Tavolo di ascolto” appena ideato per la riserva, come ci ha confermato a termine del consiglio. Il segnale è chiaro: le uniche tre associazioni designate sono proprio quelle che nella questione Riserva Dannunziana non hanno partecipato al dibattito (che inevitabilmente comprende anche la questione via Pantini scoppiata solo due mesi prima). Noi non accettiamo che una mossa tattica come quella che sta mettendo in piedi il sindaco venga fatta passare per apertura al dialogo con i cittadini. Il nostro impegno resta forte come prima ma i cittadini devono conoscere questa chiusura alla partecipazione».

Queste le associazioni del Coordinamento Salviamo gli Alberi di Pescara: Archeoclub d’Italia - Ecoistituto Abruzzo – Italia Nostra sezione “Lucia Gorgoni” di Pescara - GufiI Gruppo Unitario Foreste Italiane - Mila Donnambiente - Le Majellane – La Galina Caminante - Conalpa delegazione Pescara –Chieti - Comitato Strada Parco Bene Comune – Aiapp - Fiab Pescara Bici - Ass. Astra.

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