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Gli ambientalisti dicono no all'alta velocità ferroviaria fra Pescara e Roma: "Vogliono bucare il monte Morrone"

Il Forum H2O contesta il progetto che permetterà di collegare in treno Pescara alla Capitale in meno di due ore

No al progetto di Rfi per l'alta velocità ferroviaria fra Pescara e Roma, che prevede di bucare il Monte Morrone a monte delle sorgenti del Giardino che alimentano l'acqua di Pescara e Chieti. La critica arriva dagli ambientalisti del Forum H2O che contestano l'idea di scavare una galleria di 13 km bucando il monte Morrone nel pieno del Parco della Majella, a monte delle sorgenti che con 1.100 litri al secondo riforniscono di acqua potabile molti comuni della val Pescara, Chieti e Pescara compresi

In piena epoca di cambiamenti climatici, con l'acqua già ora razionata in decine di comuni della val Pescara, con il caso del Gran Sasso che da decenni è fonte di enormi problemi, prima con l'abbassamento di 600 metri della falda all'epoca della realizzazione delle gallerie e, fino a oggi, per la coesistenza di infrastrutture e opere di captazione idrica, evidentemente i progettisti non sono in grado di prendere atto di una cosa semplice: la Natura non può essere violentata altrimenti ne paghiamo le conseguenze.

Al costo di oltre un miliardo di euro, sottolineano gli ambientalisti, viene proposto un progetto scellerato che rischia di mettere a secco 500 mila cittadini senza contare che la galleria attraverserebbe la faglia sismica del Morrone, una delle più pericolose d'Europa.

La presenza di faglie attive e capaci (quelle che oltre alla scuotimento possono rompere il suolo fin sulla superficie) implica vincoli pesanti per ricostruire una casetta, figurarsi per realizzare una galleria che dovrebbe durare secoli. Una faglia del genere muovendosi, a parte lo scuotimento, può provocare spostamenti di metri (con la formazione di uno scalino, per intenderci) rendendo inutilizzabile per sempre l'opera. Basta guardare quello che è accaduto alla galleria di Forche Canapine, nei pressi di Castelluccio/Norcia, con il terremoto del 2016 per capire.

Secondo gli ambientalisti, fra l'altro, quel progetto escluderebbe dalla tratta centri importanti come Bussi e Popoli.

Riteniamo che RFI debba ripresentarsi con progetti realmente fattibili e non con livelli di "progettazione" surreali.

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