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Anche l'Alberghiero De Cecco in prima fila per la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne"

Questa mattina si è tenuto l'incontro ‘Stop alla violenza di genere – Maschi e Femmine insieme si può’ alla presenza dell'assessore comunale Adelchi Sulpizio

Anche quest'anno l'istituto Alberghiero "De Cecco" di Pescara è in prima fila per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Sarà infatti la prima scuola a scendere in piazza domani giovedì 25 novembre accanto all'associazione Ananke mentre oggi 24 novembre si è tenuto l'incontro "Stop alla violenza di genere – Maschi e Femmine insieme si può", promosso nell’Istituto Alberghiero, coordinato dalla dirigente Alessandra Di Pietro, e svoltosi alla presenza, tra gli altri, dell’assessore comunale alle politiche sociali Adelchi Sulpizio, di Giuseppe Rasetti responsabile del centro uomini maltrattanti, del vicequestore di Pescara Alessandra Bucci, e della professoressa Roberta Degli Eredi Presidente della Fidapa Pescara. Tra gli ospiti presenti in platea con gli studenti Annamaria Di Rita, Presidente dell’associazione nazionale cavalieri della Repubblica d’Italia.

L'incontro, spiega la dirigente, è stato organizzato per evidenziare come purtroppo gli episodi di violenza di genere siano in aumento, un fenomeno spesso sommerso che non riguarda solo casi drammatici come i femminicidi.

"Piuttosto si devono abbattere, con educazione e formazione, gli stereotipi e i pregiudizi ancora fortemente radicati. Sono questi gli ostacoli che impediscono alle donne di affermare compiutamente diritti, libertà,
autonomia in casa, in famiglia, a scuola e sul lavoro. La nostra battaglia non riguarda soltanto gli episodi di violenza, le molestie o i maltrattamenti, ma riguarda soprattutto una visione e unaprogettualità che porti le donne ad essere protagoniste a tutto campo in Italia. Servono una maggiore inclusione delle donne nel mondo del lavoro, l'azzeramento della disparità retributiva tra donne e uomini, la maggiore partecipazione delle donne ai processi decisionali, ai luoghi istituzionali e di assunzione di responsabilità politica e a posizioni apicali nella realtà produttiva, il superamento della rigidità dei ruoli domestici nelle famiglie attraverso una maggiore condivisione maschile e femminile nell'impegno di cura."

Fondamentale, spiega la Di Pietro, è il ruolo della scuola che deve educare alla parità, all'affettività e alla gestione delle emozioni, all'inclusione e alla tolleranza, valori messi a rischio anche dalla pandemia e dal prolungato isolamento sociale forzato. L'assessore Sulpizio ha aggiunto che il problema della violenza di genere è complesso, e va gestito su vari ambiti con il Comune di Pescara che dispone di una rete di antiviolenza efficace e che ha creato anche il centro uomini maltrattati. Il vicequestore Bucci:

“Sono troppe le motivazioni con le quali si tenta di giustificare l’ingiustificabile, ossia la violenza contro le donne , e tante ne ho sentite negli anni in cui dirigevo la sezione omicidi alla squadra mobile di Genova. In realtà il fenomeno prescinde dalla professione o dall’estrazione sociale dei soggetti coinvolti, e quasi sempre vedono protagonista un uomo incapace di accettare e gestire la fine di una relazione amorosa, e inizia con il cosiddetto stalking, che precede l’aggressione. Si muore più al nord che al sud, ovvero si muore più nei luoghi in cui le donne hanno conquistato una maggiore indipendenza, economica e affettiva, si muore meno dove le
donne subiscono di più la violenza domestica, che spesso non è necessariamente connotata da percosse, ma piuttosto da una soggezione psicologica.

Dovere della scuola è quella di costruire una cultura del rispetto, paradossalmente sostenendo anche l’uomo, il maschio, che oggi vive una crisi d’identità nell’individuare il proprio ruolo al di fuori degli schemi trasmessi dalla tradizione, schemi ormai caduti dinanzi a una maggiore indipendenza e capacità di autodeterminazione della donna”.

La vicepresidente di Ananke Capisciotti ha spiegato che Pescara è stata una delle prime città a muoversi per aiutare le donne vittime di violenza con una rete che coinvolge ormai 35 istituzioni e le forxze dell'ordine:

"Domani, giovedì 25 novembre torneremo di nuovo in piazza per una giornata di sensibilizzazione attraverso la distribuzione del tradizionale sacchetto di pane a simboleggiare quanto possa essere comune la violenza contro le donne tra le mura domestiche e per la prima volta i nostri operatori e volontari saranno affiancati dagli studenti dell’Istituto Alberghiero ‘De Cecco’, la prima scuola a farsi coinvolgere in modo operativo. Oggi Ananke lavora accanto al Cam che è l’ultimo tassello di un Centro di recupero costituito da professionisti all’interno di un’unica grande rete che lavora nella stessa direzione, in modo equo, giusto, solidale, antidiscriminatorio. "

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