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Problemi al ristorante per gli stranieri con green pass, Vignali: "Uniformarne la validità in tutta l'Ue"

La richiesta del presidente di Abruzzo Tourism, che segnala l'episodio avvenuto nel centro di Pescara, aggiungendo che altrimenti il turismo sarà ulteriormente penalizzato

Al tempo del Coronavirus è lo spostamento di persone a risentirne di più all'interno del mercato globale, con problemi che di conseguenza si ripercuotono sul turismo. A tale proposito, nei giorni scorsi, Abruzzo Tourism ha ricevuto la segnalazione di alcuni abruzzesi, amici di turisti rumeni venuti in vacanza in Abruzzo, "che ci hanno segnalato le incongruenze e i disagi di chi viaggia in Europa con il green pass. La Romania, lo ricordiamo, è uno Stato appartenente all'Ue", scrive in una nota il presidente Cristiano Vignali. Ma cosa è accaduto di preciso? Presto detto.

"Una famiglia di cittadinanza rumena - spiega Vignali - è venuta in Italia atterrando con l'aereo a Fiumicino, per poi raggiungere l'Abruzzo, in particolare Pescara, ospiti di alcuni amici italiani; fino a qui tutto bene, finché non si sono recati in un ristorante al centro di Pescara, dove hanno avuto problemi con il green pass rilasciato dal loro Stato di origine, poiché all'interno dell'Unione Europea il green pass non ha ancora la stessa durata uniforme. Pertanto i turisti rumeni non hanno potuto mangiare al ristorante, perché non è stato possibile verificare adeguatamente il Qcode del loro Green Pass tramite la app "Verifica Covid 19". All'interno dell'Unione Europea, quella del green pass per viaggiare è una situazione che sta provocando notevoli difficoltà allo spostamento delle persone, mettendo in seria discussione il principio di libera circolazione su cui si basa l'Ue, favorendo l'incertezza e i danni economici e d'immagine agli operatori italiani-abruzzesi del settore turistico, ristorativo e alberghiero, che vivono nel terrore di essere multati per mancata verifica del green pass ai clienti".

A rigor di logica, infatti, secondo Vignali "nei vari Stati membri dell'Ue dovrebbe valere appieno il green pass rilasciato da un altro Stato dell'Unione, ma non sempre è così, perché non c'è uniformità nei termini di valenza del certificato verde rilasciato dai vari Stati. A dicembre, a Bruxelles, proprio per ovviare a questo problema, la Commissione Europea, su richiesta del Consiglio Europeo, ha stabilito che il green pass dovrà avere una validità obbligatoria di nove mesi (270 giorni) in tutti gli Stati Ue che si dovrebbero adeguare entro febbraio 2022, aggiornando le applicazioni mobili di verifica. Pertanto, in qualità di presidente di Abruzzo Tourism, spero che in Italia (e quindi in Abruzzo) l'applicazione mobile per la verifica del Green Pass, anche di chi arriva dall'estero, possa essere aggiornata il prima possibile, perché il settore turistico, ed in particolare quelli ricettivi e ristorativi, già ampiamente provati dalle limitazioni causate dalla pandemia da Covid 19, non possono permettersi ulteriori danni".

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