L'Abruzzo torna regione arancione: ecco cosa cambia, i divieti e gli spostamenti consentiti
L'Abruzzo torna regione arancione nell'ambito della classificazione del Governo per le aree a rischio contagio
L'Abruzzo torna nella zona arancione come disposto dall'ordinanza del presidente Marsilio.
Rimane ovviamente in vigore il coprifuoco nazionale che impedisce gli spostamenti non necessari e non comprovati per motivi di necessità, salute e lavoro dalle 22 alle 5 del mattino.
Inoltre, la zona arancione prevede:
- il divieto di spostamento dalla propria Regione
- il divieto di spostamento dal proprio Comune
Per poter circolare fuori dal Comune e dalla Regione è necessario avere un comprovato motivo di tipo lavorativo, per motivi di salute o per necessità, oltre a potersi spostare fuori dal proprio Comune per gli spostamenti dei propri figli che frequentano scuole con presenza in aula. All'interno del proprio Comune di residenza o domicilio invece gli spostamenti non vanno giustificati.
I bar e ristoranti restano chiusi al pubblico sette giorni su sette. Resta possibile l'asporto sul posto fino alle 22, consentito nel tempo necessario per il ritiro ed evitando assembramenti.
I centri commerciali restano chiusi nei giorni festivi e pre festivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno. Riaprono invece i negozi e le attività commerciali. Chiuse mostre e musei, mentre la didattica a distanza è obbligatoria solo per le scuole superiori. Riaprono da mercoledì 9 dicembre le scuole medie, considerando che nidi, scuole dell'infanzia e scuole elementari erano rimaste aperte anche in zona rossa. Riaprono anche i centri estetici. La capienza massima dei mezzi pubblici è del 50%, mentre resta la chiusura di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e slot machine anche nei bar e nelle tabaccherie.