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Abruzzo al terzo posto in Italia per le morti sul lavoro da Covid: sono 27 le vittime nei primi dieci mesi del 2021

La nostra regione resta una di quelle con il maggiore rischio, a livello nazionale, di incidenti mortali sul posto di lavoro legati al Coronavirus

Sono 27 le vittime sul posto di lavoro in Abruzzo nei primi dieci mesi del 2021 legate al contagio da Covid.. Lo ha fatto sapere l'osservatorio sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre che monitora l'andamento dei casi di persone decedute per il Coronavirus contagiate sul posto di lavoro nel nostro Paese. La nostra regione si conferma una di quelle con il maggior rischio di decessi legati alle attività professionali, assieme a Lombardia, Campania, Liguria, Puglia e Molise. Complessivamente in Italia sono stati registrati 782 decessi.

Mauro Rossaro, presidente dell'osservatorio, ha aggiunto:

“Importante sottolineare, come precisato dall’Inail, che di questi 20 casi, solo 1 decesso è relativo ad ottobre, mentre gli altri rientrano nella casistica dei mesi passati, un’analisi che conferma una volta di più l’inversione di rotta verificatasi negli ultimi mesi grazie alle vaccinazioni e all’introduzione dell’obbligo del possesso del green pass per accedere ai luoghi di lavoro”. Andando ad analizzare i dati nazionali, gli uomini sono l'83,2% delle vittime, e l'età più colpita è quella che va dai 50 ai 64 anni.

In Abruzzo sono l'1,6% le denunce di infortunio legate al Covid rispetto a quelle totali, fra le percentuali più basse in Italia. L'indice di incidenza di decessi sugli occupati è 55,3, mentre la percentuale di decessi sugli infortuni complessivamente denunciati è del 3,5%.

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